Fair-play finanziario: il Manchester City rischia l'esclusione dalle coppe europee. L'Uefa: "C'è il rischio"

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A parlare è il capo del Comitato di Controllo Finanziario dell'Uefa: "Se le accuse venissero confermate, il problema sarebbe serio e potrebbe anche arrivare alla sanzione più dura". Si investiga sui 60 milioni versati nelle casse del club dalla proprietà araba e fatti passare per una sponsorizzazione

IL CITY BATTE 2-1 IL LIVERPOOL E VA A -4

Potrebbe finire per essere una festa a metà, quella del Manchester City, che dopo aver riaperto il campionato battendo il Liverpool 2-1 accorciando a -4 dalla vetta, apprende dalla Uefa di rischiare di rimanere fuori dalle coppe europee per la violazione delle norme del Fair play finanziario.

A farlo sapere è il capo del Comitato di Controllo Finanziario dell'Uefa, Yves Leterme, che ha parlato al sito belga Sport And Strategy e le cui dichiarazioni sono state rilanciate dai britannici 'Telegraph' e 'Daily Mail'. "Se le accuse venissero confermate, il problema sarebbe serio - ha detto il funzionario - Si potrebbe anche arrivare alla sanzione più dura, l'esclusione dalle coppe europee".

Leterme si riferisce in particolare ai documenti resi noti da Football Leaks e risalenti al 2015 (soprattutto email), secondo i quali 60 milioni di sterline furono versate direttamente nelle casse del club dalla proprietà araba (Abu Dhabi United Group), che aveva invece dichiarato questi soldi come una sponsorizzazione di Etihad. "Le regole del fair play finanziario si basano su un sistema di dichiarazioni: tre mesi dopo che hanno chiuso i loro conti, i club devono depositare le cifre", ha spiegato. "Quindi eseguiamo controlli casuali sulla veridicità di quelle dichiarazioni. I conti sono esaminati e approvati internamente ed esternamente". E se quelli del City non dovessero risultare in ordine, il club rischierebbe di non partecipare alla prossima Champions.