Battendo il Tottenham, il manager norvegese ha infilato il sesto successo di fila alla guida del Manchester United: meglio del leggendario allenatore che fece la storia del club. Sempre vittorioso, ha rigenerato alcuni giocatori chiave e aggiustato la difesa
Sei partite alla guida del Manchester United e già un record. D'altra parte ricordiamo bene come Ole Gunnar Solskjaer aveva deciso quella famosa finale di Champions ed è chiaro che essere banale non sia nel suo stile. Sei partite ereditando da Mourinho il timone di uno United in crisi e sei vittorie, cinque in campionato e una in FA Cup. E adesso non gli si può nemmeno dire che abbia incontrato solo avversarie "facili" visto che l'ultima a cadere dinanzi ai Red Devils è stata il Tottenham.
Eguagliato e superato Busby
Solo Sir Matt Busby, e si entra dunque nel mito, era stato capace di vincere le prime 5 partite da allenatore del Manchester United, tra l'agosto e il settembre del 1946. Solskjaer l'ha eguagliato con la vittoria sugli Spurs e superato se si considera anche il 2-0 al Reading in Coppa: nessun manager dei Red Devils nella storia aveva vinto le prime 6, contando tutte le competizioni.
Giocatori ritrovati
Solskjaer vince, è vero, ma è andato oltre: perché nessuno poteva immaginare un impatto del genere sullo spogliatoio, che si è immediatamente fidato del nuovo allenatore - probabilmente ne aveva davvero abbastanza di Mou - e l'ha ripagato con gol e gioco. Con Solskjaer si è ritrovato innanzitutto Pogba, contro il Tottenham quarto assist in 5 gare per lui e una grande partita in generale, ma anche Rashford, decisivo con gli Spurs e giunto al quarto gol nelle ultime 5: in 14 partite sotto la guida di Mourinho ne aveva segnati 2. E non è tutto: con l'ultimo ne ha infilati tre di seguito, cosa mai riuscitagli prima in carriera.
Ora c'è anche la difesa
Certo, la vittoria sul Tottenham è stata costruita sulle mostruose parate di De Gea (uno che, gli va riconosciuto, Mou ha sempre difeso a spada tratta), ma anche questo è indice di un ritrovato equilibrio. Terza partita di fila senza subire gol (lo United di Mourinho aveva collezionato 5 clean sheet in tutte le competizioni, cioè in 24 partite), dopo gli scoppiettanti risultati con cui Solskjaer si era presentato: 12 gol nelle prime 3, adesso 15 nelle 5 gare di Premier, per una media di 3 reti a partita. Una macchina apparentemente perfetta che ha iniziato a carburare: quinto posto in classifica raggiunto agganciando l'Arsenal, e adesso si punta ancora più in alto.