Chi è Emiliano Sala, il giocatore del Cardiff che viaggiava sull'aereo scomparso sulla Manica

Premier League

L'attaccante argentino si trovava su un aereo scomparso dai radar nel viaggio dalla Francia al Galles: il velivolo non è ancora stato rintracciato così come i due passeggeri. Allenato da Claudio Ranieri al Nantes è passato in questa sessione di mercato al Cardiff FC, club del quale è diventato l'acquisto più costoso di sempre. In passato ha avuto l'occasione di giocare in Italia 

SALA, RITROVATI RESTI DI UN AEREO SULLE COSTE FRANCESI

Un piccolo aereo scomparso nel viaggio da Nantes a Cardiff e ora l'attesa e le preghiere per la sorte di Emiliano Sala. Non si hanno ancora notizie certe sulla sorte né del pilota né dell'attaccante argentino classe 1990 appena acquistato dal Cardiff City FC. Il giocatore era partito da Nantes alle 20:30 del 21 gennaio con un aereo da turismo, un Piper Malibu, per raggiungere la capitale gallese dove avrebbe cominciato la sua nuova avventura. Era tornato momentaneamente in Francia per salutare gli ex compagni, lì dove ha cominciato a realizzare il sogno di giocare ad alti livelli. All’aeroporto, peraltro, l’aveva accompagnato Nicolas Pallois, difensore del Nantes. Il velivolo è scomparso dai radar e le operazioni di soccorso erano partite già nella notte: l’incidente potrebbe essere stato causato dal freddo e dal ghiaccio presenti anche ad alta quota.

Sala-gol, Batistuta & la lunga strada per la Ligue 1

Tanti, i momenti in cui Emiliano Sala ha pensato in passato di non essere all’altezza, di non poter rendere lavoro il sogno della propria vita. I primi calci li ha tirati in un academy in Argentina, nella provincia di Cordoba, collegata direttamente al Bordeaux, che convinto anche dagli elevati mezzi fisici decise di portarlo in Francia all’età di 20 anni. L’adattamento però non avvenne, Sala restò bloccato nella squadra B dei francesi per due anni. Stanco di questa situazione, Nicolas Higuain che ne curava gli interessi provò a portarlo in Italia, al Sorrento in Serie C. I campani però non lo ritennero abbastanza forte, così Sala rimase in Francia ma in terza divisione, decidendo di ricominciare dall’Orleans. Da quel momento, l’argentino ritrova i gol e la fiducia: 19 reti in 37 partite convinsero lo Chamois Niortais a puntare su di lui, in seconda divisione. Sala si confermò anche in quel caso: 18 gol in stagione, di cui 12 nelle ultime 12 gare. I tifosi lo battezzano "Salagol", in onore del suo idolo Gabriel Batistuta.

Il Nantes e la Premier

A quel punto Sala aveva dimostrato di meritare una chance in Ligue 1. Tornò al Bordeaux, ma ancora una volta senza lasciare il segno. Così passò al Caen a stagione in corso, dove si presentò siglando un gol e un assist nel pareggio contro il Paris Saint-Germain, ma le 5 reti segnate non bastarono a valergli una riconferma. Ecco che però nel 2015 arriva la chiamata che gli cambia la vita: il Nantes. Nonostante una prima stagione da soli 6 gol, nella seconda raddoppia il proprio score e nella terza – con Claudio Ranieri in panchina – si conferma a 12 gol in campionato. L’avvento alla guida della squadra di Vahid Halilhodzic dall’inizio di questa stagione segna un altro momento fondamentale della sua carriera, perché come confesserà lui stesso essere allenato da un ex attaccante l’aveva aiutato a perfezionare i movimenti offensivi e la capacità realizzativa sotto porta. In 19 partite di campionato era arrivato a segnare 12 gol, che per diverso tempo gli avevano permesso di essere il capocannoniere della Ligue 1 insieme a Kylian Mbappé. "I miei amici ancora non riescono a crederci quando vedono me e Mbappé vicini nella classifica marcatori" aveva detto. Per questo il Cardiff City aveva deciso di puntare forte di lui. Con un investimento di 17 milioni di euro, Sala è diventato l’acquisto più costoso nella storia del club. "Sono molto felice di essere qui, non vedo l'ora di cominciare ad allenarmi, incontrare i miei nuovi compagni e mettermi a lavoro" erano state le sue prime parole con la nuova maglia. Era stato ufficializzato lo scorso 19 gennaio, dopo aver firmato i documenti, per poi rientrare in Francia in accordo col club per congedarsi da amici e compagni, ma soprattutto da quella squadra che gli stava facendo attraversare con ogni probabilità il momento più magico della propria carriera.