Manchester City, Guardiola 'fa l'autostop' alla festa per il titolo. "Non potevo crederci"

Premier League

L'allenatore del City, in occasione della festa dei Citizens per la vittoria della Premier League, ha dovuto chiedere un passaggio a un cameraman per andare in hotel ed evitare di essere fermato dai tifosi

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Tutti i tifosi sognano di incontrare da vicino i loro idoli, che sia per un saluto, una foto o un abbraccio. Ai più fortunati può capitare addirittura di farsi insieme un giro in macchina e, magari, scambiare quattro chiacchiere. È quello che è capitato a Mark Hilton, fan inglese che lunedì ha avuto il piacere di compiere un breve tragitto in auto insieme a Guardiola. I due non si conoscevano prima di ieri, ma la sorte ha voluto che il sostenitore fosse l'uomo giusto per dare una mano 'all'autostoppista Pep'. Ed è stato proprio Hilton, cameraman per la BBC e tifoso del Manchester City, a raccontare la vicenda. "Avevo appena staccato da lavoro e stavo per andarmene - ha affermato ai microfoni della BBC Radio Manchester -. Un addetto alla sicurezza, in stile Man in Black ma con la tuta del City e l'auricolare, mi si è avvicinato e ha chiesto «te ne stai andando? Potresti dare un passaggio a Pep?». «Cosa?» ho risposto e il ragazzo della security mi ha spiegato che non potevano portarlo loro, avrebbe attirato troppo l'attenzione, e a piedi - nonostante il mister catalano spingesse per questa soluzione - non era consigliato andare per ragioni di sicurezza". La richiesta di un passaggio da parte di Guardiola era dettata dalla necessità di evitare i tantissimi tifosi presenti in giro per la città e poter andare in hotel, prenotato al centro della città, per cambiarsi in previsione della festa per il titolo che i Citizens avevano in programma la stessa sera. E così Mark Hilton si è ritrovato in auto con l'allenatore della sua squadra del cuore: "All'inizio era nervoso - ha aggiunto -, avrebbe anche potuto pensare che io volessi baciarlo, ma alla fine è stato molto gentile. Mi diceva solo 'guida, guida!', perché qualcuno lo aveva notato mentre entrava nel furgoncino. Io non sono riuscito a mantenere il sangue freddo. Nella foto ho un grosso sorriso in faccia, per tutto il tragitto ripetevo in continuazione «Pep, nessuno crederà che sia successo davvero". Credevo anche che non sarei riuscito a fare una foto perché la batteria del mio telefono era scarica, ma per fortuna ho trovato il cellulare aziendale e l'ho scattata con quello. Ho chiamato i miei figli per dirglielo: non ci credevano neanche loro". Un curioso aneddoto della sua vita che difficilmente dimenticherà.