Attaccanti che non sapevano segnare, difensori che non sapevano difendere, un (presunto) scambio di persona e una truffa. Il sito FourFourTwo ha selezionato i peggiori giocatori mai visti sui prati della Premier League. Nell'elenco ci sono anche tre italiani, insieme ad altre vecchie conoscenze della nostra Serie A. Ecco tutti i nomi
Campionato spettacolare, tantissimi campioni e (anche) tanti flop. Chi sono i peggiori giocatori di sempre della Premier League? Il sito 'FourFourTwo' ha deciso di stilare un elenco, selezionandone 50. Tra questi ci sono anche tre italiani, peraltro "ben" posizionati in classifica. Corrado Grabbi alla posizione numero 24, Andrea Silenzi appena fuori dalla top 10 all'undicesimo posto, e Massimo Taibi, addirittura sul podio alla terza posizione assoluta.
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24. CORRADO GRABBI - Talento cresciuto in casa Juve e poi smarritosi lungo la sua carriera. Arrivò in Premier dalla Ternana a suon di gol. Venti reti in 34 partite in B nel 2000-01 abbagliarono gli osservatori del Blackburn, club che ben conosceva il talento sotto porta (vedi tale Alan Shearer campione d'Inghilterra nel 1995).
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Pagato 22 miliardi di lire, Grabbi in Premier durerà appena sei mesi. Per lui appena un gol in quattordici partite e l'immediato volo di ritorno, con destinazione Messina in prestito fino a fine stagione. Di nuovo in Inghilterra l'anno dopo, lo storico manager Graeme Souness gli darà una seconda chance. Risultato? Cinque gol in 41 partite. Scrive 'FourFourTwo': "Il suo caso fu un chiaro esempio di scouting difettoso". Grabbi giustificò poi il suo flop col difficile ambientamento a causa del clima britannico e del pessimo rapporto coi compagni di squadra. Dal 2009 è uno degli allenatori delle giovanili della Juve.
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11. ANDREA SILENZI - Altro bomber che abbagliò gli inglesi coi suoi gol in Italia, tra Torino e Napoli. Fu il primo calciatore italiano di sempre ad aver giocato in Premier League… non certo un grande predecessore dei vari Zola e Vialli.
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Due stagioni intere e altrettanti gol col Nottingham Forest, mai in campionato e solo nelle coppe. "I suoi piedi di piombo e il suo atteggiamento flemmatico terrificarono i tifosi" - scrive sempre 'FourFourTwo'. E quando il successivo allenatore del club, Dave Bassett, lo richiamò dopo il prestito al Venezia, Silenzi rifiutò l'offerta proseguendo la sua carriera in Italia nella Reggiana, in Serie B.
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3. MASSIMO TAIBI - "Man of the match" all'esordio contro il Liverpool, nientemeno che con la maglia dello United e come successore del grande Peter Schmeichel. Poi quella papera clamorosa e la panchina. Stando al 'Manchester Evening News', Sir Alex Ferguson lo acquistò dal Venezia (per 4,4 milioni di sterline) su consiglio del fratello Martin, preferendolo a Francesco Toldo e nonostante la barriera linguistica. Si dice che il proprietario di un ristorante italiano venne ingaggiato per tradurgli in inglese da bordocampo le istruzioni della panchina.
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Alla terza presenza di sempre in Premier contro il Southampton (dopo che un cavillo burocratico lo tagliò fuori dalla lista per la Champions) la sua carriera nello United venne segnata da questa papera sotto le gambe su un centralissimo e debolissimo tiro di Le Tissier. Da quel giorno giocò soltanto altre quattro partite. Ora un rapido sguardo agli altri giocatori in classifica.
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50 - Radamel Falcao (in foto), 49 - Salif Diao, 48 - Roque Junior, 47 - Nikola Jerkan, 46 - Aleksandar Tonev, 45 - Sebastien Squillaci, 44 - Ahmed Musa, 43 - Agustin Delgado, 42 - Jean Makoun, 41 - Christian Poulsen.
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40 - Jo, 39 - Andreas Cornelius, 38 - Richard Kingson, 37 - Torben Piechnik, 36 - Dean Leacock, 35 - Yaya Sanogo, 34 - Erik Meijer, 33 - Konstantinos Chalkias, 32 - Andy Van der Meyde (in foto), 31 - Lukas Jutkiewicz.
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30 - Mario Jardel, 29 - Ade Akinbiyi, 28 - Istvan Kozma, 27 - Marcelino, 26 - Leon Cort, 25 - Gilberto, 24 - Corrado Grabbi, 23 - Grzegorz Rasiak, 22 - Kostas Mitroglou (in foto), 21 - Bruno Cheyrou.
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20 - Thomas Brolin, 19 - Ricky van Wolfswinkel, 18 - Albert Luque, 17 - Jean-Alain Boumsong (in foto), 16 - Marco Boogers, 15 - Antonio Nunez, 14 - Claude Davis, 13 - Sean Dundee, 12 - Eric Djemba Djemba, 11 - Andrea Silenzi. Ora uno sguardo alla top 10 completa.
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10. BOSKO BALABAN - Top scorer per due anni di fila nella Dinamo Zagabria. Poi ecco la Premier: l'Aston Villa lo pagò quasi 6 milioni di sterline offrendogliene 20mila a settimana. Rimarrà nella memoria per non essere riuscito a segnare nemmeno un gol in due anni e mezzo. Il problema? Era un attaccante…
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9. IGORS STEPANOVS - Difensore centrale, ricevette la chiamata di Wenger all'Arsenal nel 2000 come sostituto dell'infortunato Tony Adams. Gol al debutto e prestazioni in crescendo, poi venne quella partita da incubo contro il Manchester United. Dwight Yorke ne fa tre in venti minuti. Il Manchester va sul 5-1 all'intervallo e a fine partita saranno 6. Col lettone colpevole su (almeno!) un paio di reti.
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8. WINSTON BOGARDE - Ajax, Milan (anche se con pessimi risultati) e Barcellona nel curriculum. Il Chelsea lo prese nel 2000 a trent'anni ma, con l'arrivo di Ranieri, smise di giocare. Nelle stagioni seguenti il club le proverà tutte per convincerlo ad andarsene, fino a spedirlo ad allenarsi coi ragazzini. Senza successo. "Perché dovrei buttare via quindici milioni di euro? Ho firmato, ho un contratto, quei soldi sono miei" disse lui più avanti.
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7. BEBÉ - Per 'FourFourTwo' uno dei trasferimenti "più sconcertanti della storia". Nel 2010 lo prese lo United sborsando più di 7 milioni, ma Sir Alex Ferguson giurerà di non averlo mai visto giocare. Scenderà in campo soltanto sette volte. Oggi gioca nel Rayo Vallecano.
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6. JUNIOR LEWIS - In un vecchio sondaggio di 'FourFourTwo' fu votato come peggior giocatore di sempre del Leicester… e anche dello Stevenage. Un doppio primato non invidiabile per questo "sgraziato" centrocampista.
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5. JOZY ALTIDORE - Settanta partite giocate. Due gol. Nelle sue due parentesi nell'Hull City (con cui retrocesse) e nel Sunderland. Forte fisicamente, bravo a proteggere il pallone ma poi disastroso nella finalizzazione. Nella sua America (è del New Jersey) ha ritrovato il feeling col gol nella Mls a Toronto.
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4. MILTON NUÑEZ - È ancora un vero mistero quello che circonda il suo trasferimento nel 2000 al Sunderland, squadra con cui l'honduregno giocò appena una volta. Stando alle voci di corridoio (in alcune sue interviste confermate e in altre smentite) i Black Cats sbagliarono persona acquistando il giocatore sbagliato.
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2. SAVIO - Altra conoscenza (anche) del calcio italiano. Il West Ham lo prese dal Brescia nel 2009: zero gol e immediato ritorno in Italia alla Fiorentina. Nel corso della sua carriera è tornato alla ribalta, più di una volta, per essere "sparito" senza avvisare il proprio club. Accadde anche nel 2011 con la Juve Stabia.
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1. ALI DIA - Non c'è classifica stilata dai media inglesi (tra questi Times, Daily Mail e Sun) dove non compaia il suo nome. Dopo una carriera tra i dilettanti del pallone, nel 1996, il senegalese decise che era giunto il momento di debuttare in Premier League. Come riporta 'FourFourTwo', Dia chiamò diversi club fingendosi cugino del Pallone d'Oro in carica George Weah, e vendendosi con un potenziale crack di mercato. A cascarci fu Graeme Souness, che lo portò al Southampton. Il debutto del "finto calciatore" arrivò il 23 novembre di quello stesso anno, entrando al posto dell'infortunato Le Tissier e giocando appena 53 minuti prima di essere sostituito di nuovo. Al termine di quell'ora scarsa i Saints stracciarono il suo contratto, e lo stesso Le Tissier disse: "Correva qua e là per il campo come Bambi sul ghiaccio, fu davvero imbarazzante da vedere" - (foto Twitter Daily Mirror)