League Cup, il City fatica e Guardiola se la prende col pallone: "Troppo leggero, è inaccettabile"

Calcio
Guardiola durante la gara contro il Wolverhampton (GettyImages)

Al termine del sofferto passaggio del turno ai quarti di League Cup, ottenuto solo ai rigori contro il Wolverhampton, l'allenatore catalano si è a lungo lamentato del pallone prodotto dalla Mitre, adducendo a questo particolare le difficoltà dei suoi giocatori. Per Guardiola sarebbe troppo leggero, soprattutto rispetto a quello usato di solito in Premier: 440 grammi contro 998

Passare solo ai rigori contro il Wolverhampton, squadra di Championschip, non è il massimo soprattutto se ti chiami Manchester City, ma per Guardiola non è solo una questione di gioco. Come riporta il Daily Mail l’allenatore catalano si è lamentato molto al termine della gara per il pallone utilizzato nell’incontro di League Cup: “Questo tipo di pallone è inaccettabile per una competizione di alto livello: è troppo leggero, va da tutte le parti. È impossibile segnare con una palla come questa e lo dico perché abbiamo vinto”. Poi aggiunge: “Non sto cercando scuse, anche i miei giocatori si sono lamentati”. Dello stesso avviso anche Yaya Touré. Per il centrocampista, palloni del genere no si usano neanche nel suo paese, la Costa d'Avorio.

La partita, finita 0-0 anche dopo i tempi supplemetnari, è stata vinta dal City solo dopo ai calci di rigori per 4-1. A salvare il club di Manchester dall'eliminazione ci ha pensato il portiere di riserva Claudio Bravo che ha parato due penalty.

Claudio Bravo (GettyImages)
Claudio Bravo (GettyImages)

Poi l'allenatore del City ha concluso il suo sfogo: "Mi dispiace ma non è un pallone serio per una competizione importante come la League Cup. È marketing, okay. Ma è inaccettabile. Non c'è peso, nulla". Meno critico l’allenatore dei Wolves Nuno Espirito Santo: "Non posso fare un paragone: usiamo lo stesso pallone sia in Championship che in League Cup. L’unica differenza è il colore".

I due palloni a confronto

Guardiola avrebbe preferito usare il pallone di Premier League, il Nike Ordem V. In League Cup invece si gioca con quello di marca Mitre, il Delta Efl. Questo pallone pesa 440 grammi, mentre quello della Nike 998 ed è costituito per il 40% da pelle sintetica, il 30% in gomma, il 20% in poliestere e per il 10% in cotone. Di materiale simile anche il Delta Efl.

I due palloni: Nike per la Premier League, Mitre per la League Cup (Getty Images)
I due palloni: Nike per la Premier League, Mitre per la League Cup (Getty Images)

La reazione di Mitre: "Rispettiamo gli standard di qualità della Fifa"

La storica società di accessori sportivi inglese in un comunicato ha risposto alle critiche mosse da Guardiola e da Yaya Touré. Per l'azienda il pallone soddisifa tutti i requisiti richiesti dalla Fifa: "Il Pallone Mitre usato in questa stagione di Carabao Cup - League Cup - ha le stesse specifiche tecniche di tutti i palloni usati in Championschip e nella Checkatrade Trophy - prima e seconda divisione (la lega pro inglese) -. Questi sono stati testati in accordo con la Fifa e hanno ottenuto gli standard di qualità richiesti dalla federazione internazionale".

Poi aggiunge: "Chiaramente le preferenze sono questioni soggettive, ma in generale il gioco espresso martedì sera negli ottavi di finale suggerirebbe che i palloni usati non hanno avuto un impatto negativo nella competizione". La Mitre, come si legge nel comunicato, mostra una piena apertura verso chi ha cirticato il suo prodotto: "Siamo disponibili a confrontarci con Guardiola e il Manchester City per cercare di capire i problemi riscontrati dagli interessati, in vista dei quarti di finale"

L'azienda è tornata a fornire il pallone per la League Cup dopo che per oltre 40 era stata partner ufficiale della FA Cup. Fino al 2000 forniva anche la Premier per poi essere sostituita dalla Nike.

Guardiola non il solo: le scuse più strane degli allenatori

Capello e l’erba alta
Guardiola non è stato il solo a lamentarsi per questioni insolite. Uno dei primi fu Capello quando nel 2003 allenava la Roma. L'allenatore si lamentò dell’erba troppo alta che contro il Siena avava rallentato la manovra della sua squadra. La partita finì 0-0 e tra gli imputati ci fu anche il vento che aveva impedito ai giocatori di controllare bene il pallone.

Mazzarri e la pioggia
L'altro episodio risale al 2014 e ha per protagonista Mazzarri, ai tempi dell'Inter. Il tecnico si lamentò della pioggia troppo forte per la brutta prova della sua squadra contro il Verona - la gara finì 2-2 -. La cosa scatenò l’ironia anche sui social.
Gli allenatori dimenticano però che l’erba alta, la pioggia, il pallone e il vento valgono anche per la squadra avversaria e che come ha detto anche lo stesso Guardiola non sono scuse accettabile per una squadra professionistica.

Aguero (GettyImages)
Aguero (GettyImages)
Sane batte il rigore contro il Wolverhampton (Getty Images)
Sane batte il rigore contro il Wolverhampton (Getty Images)