"Prima inseguivo i gol, ora Dio", parola di Philp Mulryne, l'ex Manchester United diventato sacerdote

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Oltre 160 presenze con la maglia del Norwich e l’esordio con quella del Manchester United di Beckham. Anche la maglia della nazionale dell'Irlanda del Nord. Ora è un sacerdote: è la storia dell'ex centrocampista Mulryne, classe 1978: “La mia vita da domenicano è simile a quella da calciatore. Per esempio, vivo in comunità con altri uomini che perseguono un obiettivo simile: nel calcio si è alla ricerca di trofei, mentre un domenicano cerca Dio”

"Ho un superiore che è in qualche modo un allenatore e la vita come religiosa è regolare e disciplinata. A livello pratico, poi, la mia vita è molto diversa". Spiega l'ex centrocampista nordirlandese ritiratosi nel 2008. "Non mi alleno più così intensamente ogni giorno: è vero, la mia vita è cambiata, ma posso anche contribuire con molti dei valori che ho appreso come calciatore e usarli nel mio sacerdozio".

Mulryne, che è stato ordinato diacono nel 2016, chiarisce che ha sempre avuto fede, ma non rinnega il passato da calciatore, con tutti gli annessi: "Non posso negare che mi piaceva il modo di vivere di quando giocavo a calcio. Ma spesso questi sentimenti erano effimeri. La mia fede e la mia vita di sacerdote mi danno una maggiore soddisfazione e una felicità molto più grande. Cosa mi manca del calcio? Sicuramente lo spirito di squadra, le dinamiche del Club e, naturalmente il campo”.

L'ex centrocampista, che adesso ha fatto voto di povertà, spiega qual è stato il momento in cui qualcosa è cambiato nella sua testa: "Lavorare con gli alcolisti e in un centro per senzatetto ha cambiato la mia vita. Mi hanno mostrato quanto fossi egoista come calciatore. Da lì ho capito che era necessario dare di più agli altri”. Dal “diavolo all’acquasanta”: "Nella mia carriera di calciatore – spiega Mulryne- mi è capitato di prendere decisione sbagliate fuori dal campo di gioco. A volte, quando siamo infelici, cerchiamo la felicità in cose che in realtà poi ci fanno sentire peggio. Ma tutto faceva parte della mia crescita e proprio allora ho iniziato a pormi domande più profonde. Lo stile di vita disciplinato di oggi mi aiuta a concentrarmi su ciò che Dio mi ha chiesto".

Allo United, Mulryne ha giocato con campioni come Kean e Beckham: "A livello personale mi hanno insegnato cosa significa essere disciplinati e come lavorare sodo per raggiungere quello che vogliamo."

Anche se l’attuale occupazione non gli lascia molto tempo libero, soprattutto nei weekend, Mulryne resta pur sempre un tifoso: “Certo che ancora seguo il calcio, soprattutto il Manchester United, il Norwich e la nazionale dell’Irlanda del Nord”