La FIFA ha comminato un anno di squalifica a Jibril Rajoub, presidente della federazione calcistica palestinese, per aver pronunciato frasi di istigazione all’odio e alla violenza. Sarà presentato ricorso in appello
Un anno di squalifica dalle manifestazioni calcistiche: è questa la condanna che la FIFA, stando a quanto riporta l’Agence France-Presse, avrebbe comminato al presidente della federcalcio della Palestina, Jibril Rajoub. Il motivo va ricercato nelle frasi pronunciate da Rajoub pochi mesi fa, prima che si svolgesse l’amichevole tra Argentina e Israele a Gerusalemme. “Se Messi scenderà in campo contro di loro, chiederemo a tutti i palestinesi suoi ammiratori di bruciare foto e maglie e cambiare idolo” aveva detto. Alla fine, la gara non si è nemmeno giocata per questioni di sicurezza e tutte le polemiche di tipo sportivo e politico che ne sono seguite. Tuttavia, la FIFA non ha fatto passare sottotraccia le frasi di Rajoub e ha deciso di punirle in quanto istiganti all’odio e alla violenza.
La risposta palestinese
La sanzione della FIFA non è stata ben accolta dalla federazione calcistica palestinese. La stessa agenzia di stampa riferisce che è pronto un ricorso in appello. Ad ogni modo, se come pare il ricorso verrà respinto, Jibril Rajoub non potrà presenziare in veste ufficiale a nessuna manifestazione, in particolare la Coppa d’Asia in programma ad inizio 2019 negli Emirati Arabi Uniti.