I big restano nascosti: a comandare i principali campionati europei sono i bomber che non ti aspetti. Non solo Piatek con il Genoa: André Silva è rinato a Siviglia, Mitrovic trascinatore del Fulham. Thauvin sempre più leader del Marsiglia, Duda dell'Hertha meglio di Robben e Lewandowski
Ronaldo, Messi, Lewandowski, Mbappé: sono gli uomini del gol. Anzi, lo erano. Almeno in questo avvio di 2017-2018, infatti, la storia sembra essere cambiata. Nessuno dei grandi bomber d’Europa è infatti in cima alla classifica dei capocannonieri dei rispettivi campionati. Spazio alle sorprese, per una stagione che ha portato - per ora - una ventata di aria freschissima. Mondo ribaltato da Piatek e dai suoi “fratelli”, capaci di invertire la rotta ben consolidata degli ultimi anni. Conosciamoli meglio.
Piatek, il "pistolero" che fa impazzire Genova
Amore a prima vista. Ma anche gol, a prima vista. E mica solo uno… Krzysztof Piatek è la grande rivelazione di questa Serie A. Cinque partite, 6 reti: uno score invidiabile per il 23enne polacco, al suo esordio assoluto in un grande campionato. Il Genoa e i suoi tifosi sono già stregati del “pistolero” (così è chiamato per via della sua esultanza, ndr), che ha superato anche il record di Andriy Shevchenko, che nell’ottobre 1999 ebbe un impatto simile con la maglia del Milan. Nonostante il super momento, lui però resta per terra: “Nessun paragone con Lewandowski: lui gioca nel Bayern Monaco, io nel Genoa”. Vietati voli pindarici, ma, considerati anche i 4 gol nel primo turno di Coppa Italia contro il Lecce, la media realizzativa è da grande centravanti.
Siviglia: la rinascita di André Silva
Al Milan sembrava la brutta copia di sé stesso, ora però André Silva sta dimostrando tutto il suo valore. E lo sta facendo in Spagna, con la maglia del Siviglia. Avvio di stagione da incorniciare per il portoghese: 6 gol in sei partite, meglio anche di Leo Messi (fermo a 6 reti). Tripletta all’esordio contro il Rayo Vallecano e super doppietta al Real Madrid, nel mezzo il gol al Levante: il classe 1995 sta facendo sul serio e punta alla definitiva rinascita dopo la negativa esperienza in rossonero. La Liga sembra essere il campionato che fa per lui e a Siviglia vogliono tenerselo stretto: “Abbiamo un diritto e speriamo di esercitarlo. Non importa la somma che dovremo pagare”, ha detto Joaquin Caparros, ds del club andaluso.
Mitrovic il trascinatore: la speranza del Fulham
Trascinatore in Championship, trascinatore in Premier League: Aleksandar Mitrovic è la certezza del Fulham. L’imponente attaccante sta vivendo un grande avvio di stagione, nonostante i Cottagers, tornati quest’anno tra le grandi d’Inghilterra, siano ancora nelle zone più basse della classifica. 5 gol in sei gare per il classe 1994, due dei quali segnati nell’unica sfida vinta finora dai londinesi, contro il Burnley. Dopo l’esperienza negativa al Newcastle, il serbo sta mostrando, alla seconda occasione in Premier, la sua vera pasta. Ed è la grande speranza del Fulham, destinato a lottare fino in fondo per mantenere la categoria.
Marsiglia, il leader Thauvin guida la Ligue 1
Il 2018 di Florian Thauvin continua a far spavento. L’esterno del Marsiglia, che ha chiuso la scorsa stagione totalizzando 22 gol e 12 assist, prosegue il suo percorso all’insegna della continuità: vinto il Mondiale in estate con la Francia, sta ora comandando la classifica marcatori della Ligue 1. Con l’OM, secondo a -8 dal Paris Saint-Germain, già 6 gol in sette gare. Meglio di Mbappé e Neymar, leader indiscusso della squadra di Rudi Garcia. E gli altri attaccanti delle big francesi possono solo inseguire.
Duda meglio del Bayern: l’Hertha sorride
Ondrej Duda: il mondo cambia in fretta. Dopo due anni a secco di gol, il talento slovacco sta ora mostrando la sua vera natura. Segnando, prima di tutto. A Berlino, sponda Hertha (in piena zona Champions League), non l’avevano mai visto così: già 4 reti nelle prime cinque di Bundesliga. Pal Dardai lo ha inserito ormai stabilmente nel ruolo di trequartista, dandogli quel minutaggio mai avuto a disposizione nelle scorse stagioni. Fiducia ripagata in un amen, visti i risultati. Duda meglio di tutto, anche di Robben e Lewandowski, capocannonieri del Bayern Monaco con 3 gol a testa.