Koscielny non ha partecipato alla spedizione vincente della Francia in Russia a causa della lesione del tendine d'Achille: "È stata dura, ero contento per le vittorie dei miei compagni ma a volte ho sperato che perdessero. Ho un lato egoista, penso sempre che avrei potuto far parte della Francia campione del mondo. Sarà nella mia testa per il resto della mia vita"
KOSCIELNY E LA LETTERA PRIMA DEL MONDIALE
Una lesione del tendine d'Achille rimediata in Atletico Madrid-Arsenal di Europa League aveva impedito a Laurent Koscielny di giocare il Mondiale di Russia. Il difensore aveva però dimostrato la sua vicinanza ai compagni di squadra e alla Nazionale francese, scrivendo un'emozionante lettera che Deschamps ha provveduto a consegnare ai suoi calciatori e a leggere all'interno dello spogliatoio. Parole che, evidentemente, hanno lasciato il segno. La Francia ha vinto il Mondiale, anche senza l'apporto di Koscielny. Gioia anche per il difensore dell'Arsenal? Da francese, probabilmente sì. Ma il successo ottenuto dalla Nazionale di Deschamps in Russia non ha fatto altro che aumentare i rimpianti del difensore, che per colpa di quell'infortunio ha perso la possibilità di realizzare il suo sogno di vincere un Mondiale. Una rabbia che, a volte, lo ha portato anche a sperare nella sconfitta della Francia: "Mi sentivo molto felice per loro, ma anche arrabbiato – ha dichiarato a Canal+ - Non puoi sentirti un campione del mondo come invece hanno fatto 60 milioni di francesi. È una strana sensazione, durante il torneo volevo che andassero avanti nel Mondiale ma allo stesso tempo volevo che perdessero".
"È difficile da accettare, con la Nazionale ho chiuso"
Insomma, quest'infortunio ha privato Koscielny di una grande opportunità: "È stato difficile da accettare, il risultato è stato ancora maggiore perché poi hanno vinto – prosegue – Ho un lato egoista, penso sempre che avrei potuto far parte della Francia campione del mondo. Sarà nella mia testa per il resto della mia vita, nessuno può riuscire a mettersi al mio posto. Penso di aver dato tutto quello che potevo dare alla squadra, con la Nazionale è finita per me ma resterò comunque un tifoso". E sul futuro: "“Voglio continuare con l'Arsenal e tornare presto, non so a che livello ma combatterò. È il mio primo infortunio grave, mentalmente sto diventando forte e sto lavorando tutti i giorni per recuperare. Sono cose che nella vita bisogna affrontare".