Il brasiliano, arrivato in rossonero lo scorso marzo con grandi speranze, ha già chiuso da qualche settimana la sua esperienza con il calcio italiano. Ora ha cambiato vita ed è passato dietro una consolle
Ricordate Nathan Soares? A molti, probabilmente, questo nome non dirà nulla, ma fino a qualche mese fa è stato un giocatore del Milan. Attaccante classe 2000, è approdato in rossonero lo scorso 16 marzo. Un blitz di mercato, con la dirigenza che è volata in Brasile per non farselo scappare e mettere tutto nero su bianco. Prima di quest'esperienza era cresciuto nelle giovanili del Cruzeiro, dove aveva trascorso tre anni, e poi un piccolo periodo di prova all'Avai, dall'esito evidentemente negativo vista la mancata riconferma da parte del club biancoblu. Nonostante questa bocciatura, il Milan ha voluto puntare su di lui (forse per cederlo in seguito ed utilizzarlo come 'slot' per gli extracomunitari), aggregandolo alla Primavera di Lupi. Peccato, però, che neanche tra i ragazzini rossoneri sia poi riuscito a ritagliarsi il suo spazio. Appena 34 i minuti giocati, concentrati in toto nella finale di ritorno della Coppa Italia di categoria, in cui non è sembrato adatto e valido per confrontarsi nel calcio che conta. Qualche pallone toccato, un goffo dribbling e poco altro. La sua avventura a Milano si è dunque chiusa dopo poche settimane, svincolandosi dal club rossonero a fine giugno.
Un altro passo falso della sua giovane carriera che lo ha fatto meditare a lungo. Decisione finale? Quella di di tornare in Brasile e appendere gli scarpini al chiodo - almeno per il momento - per intraprendere una nuova strada ... musicale. Nathan Soares, infatti, adesso fa il dj ed è molto apprezzato e richiesto in patria. Forse dietro alla console avrà il successo tanto bramato quando inseguiva un pallone.