Psg, Tuchel: "Rabiot e Mbappé in panchina per punizione". Sono arrivati tardi alla rifinitura

Calcio

I due non sono scesi in campo nella formazione titolare nella sfida di Marsiglia, poi vinta per 2-0 dal Psg. Motivo? Essere arrivati in ritardo alla rifinitura pre-gara: “Sì, li ho mandati in panchina per punizione” ha poi confermato Tuchel

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Undici vittorie su undici. 33 punti in campionato, quasi a dire che è già tutto deciso sebbene la stagione sia solo a fine ottobre. In Francia pare non esserci storia, con il Psg che macina successi su successi, strapazzando chiunque trovi sulla propria strada. Gli ultimi tre punti sono stati quelli raccolti sul campo del Marsiglia, quarto in classifica e reduce dalla sconfitta europea subita dalla Lazio. Solito clima infernale al Velodrome ad accogliere i campioni in carica, che da quelle parti non sono ben visti. Anzi. Tuttavia, a risolvere le cose a favore dei ragazzi di Tuchel ci hanno pensato Mbappé e Draxler. Il primo, partito dalla panchina, ha sbloccato i conti quando era passata da poco l’ora di gioco, trovando dunque il suo decimo gol stagionale. Il secondo, invece, ha chiuso la gara in pieno recupero su assist di Neymar. Atro successo e vantaggio sul Lille secondo portato ad otto punti. Ordinaria amministrazione, quindi. Tutto come al solito.

“Mbappé e Rabiot in panchina per punizione”

Non proprio, però. Basti guardare l’undici iniziale con cui il Psg è sceso in campo. Solito 4-2-3-1, con due volti noti però relegati in panchina. Ovvero il giovane attaccante francese e Rabiot. In mediana, infatti, ecco Draxler e Verratti. E davanti Eric Maxim Choupo-Moting, che fino a ieri aveva giocato solo 54’ sommando campionato e Champions. Ma perché Tuchel ha deciso di privarsi di due pilastri della squadra in un campo difficile come Marsiglia? Mbappé era sempre partito dal primo minuto tranne che contro il Guingamp nella seconda di campionato. Rabiot, addirittura, non si era mai seduto in panchina. Turnover dopo le fatiche contro il Napoli? Sicurezza dettata dal vantaggio rassicurante sulle inseguitrici? No, si è trattata di una punizione, come spiegato dallo stesso allenatore nella conferenza stampa post partita. I due, infatti, sono arrivati in ritardo alla rifinitura della squadra. Una leggerezza che non è andata proprio giù all’ex allenatore del Borussia Dortumd, forse ancora infastidito per la troppa sofferenza patita contro Ancelotti in settimana. Non solo, Tuchel ha anche spiegato una curiosa necessità di mercato: “Abbiamo bisogno di un terzo centrocampista da massimi livelli che sia in grado di giocare nel 4-3-3". Verità? Tirata di orecchie a Rabiot? I due, sicuramente, la prossima volta non ricommetteranno lo stesso errore.