L'Inghilterra celebra il 4º posto nel Mondiale con un documentario, gli scozzesi si scatenano
CalcioQuarto posto al Mondiale e... documentario: in Inghilterra si discute sulla decisione di celebrare la (non) impresa della nazionale di Southgate in Russia. Critiche dai tifosi, ma anche sfottò dai vicini di casa della Scozia
Un sogno infranto sul più bello. Il ricordo del Mondiale di Russia è ormai lontano, ma restano vive le emozioni nei cuori dei tifosi inglesi, che fino all’ultimo hanno creduto nell’impresa. La sconfitta in semifinale contro la Croazia ha poi spazzato via ogni speranza: il ko nella ‘finalina’ contro il Belgio ha consegnato alla nazionale di Southgate il quarto posto finale. Rammarico che non ha però fermato la volontà di raccontare l’avventura dei Tre Leoni: come riportato dal Telegraph, è pronto a essere pubblicato “Daring to dream”, prodotto da Universal, documentario della durata di un’ora e quarantadue minuti nel quale si rivivrà la cavalcata (non) trionfale della nazionale di Harry Kane e compagni.
Dalle critiche agli sfottò scozzesi
Al momento dell’annuncio del documentario non sono mancate le critiche. In primis quelle degli stessi tifosi inglesi, increduli di fronte alla voglia di celebrare un Mondiale sì emozionante, ma che l’Inghilterra non ha vinto. Una scelta da “piccola nazionale”, che non si confa alla grandezza dell’Inghilterra, tornata a testa bassa dalla Russia. Polemiche che comunque non cancellano la voglia dei tifosi di rendere omaggio a una squadra che indubbiamente è tornata a essere amata, dopo cocenti delusioni. Ma il timore che celebrare una medaglia di legno possa essere da perdenti, inevitabilmente c’è. E ad approfittarne sono stati in particolare gli scozzesi, che hanno colto la palla al balzo per prendere in giro i vicini di casa. Hanno accolto con molta ironia sui social la decisione di fare un documentario trionfare sul Mondiale inglese: in molti, con sfottò, scherzano sull’idea, altri sottolineano come l’Inghilterra abbia vinto tre partite nel suo percorso, perdendone altrettante.
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