Quindicesimo gol per Ricciardo a Francavilla, quindicesimo assist per Danilo Alessandro. Un feeling fatto di caffè promessi e non pagati... Poi la "ciabattata" decisiva di Valeri. Ciofi si racconta, da Totti a Noce, compagno di reparto e di appartamento. E ottimo cuoco
“Squadra ostica, partita complicata”, Angelini rispetta il copione pre partita e il Cesena lo ha ascoltato non sottovalutando l’impegno a Francavilla, dove nessuno in questo campionato aveva mai vinto, e tornando così dall’Abruzzo con i “soliti” tre punti. Bianconeri sempre più primi in classifica, a +11 dal Matelica che ha una partita da recuperare. Solita musica anche in campo con Alessandro che inventa e Ricciardo che di testa capitalizza, per la quindicesima volta con la maglia bianconera.
Un record che GR9 spiega così: “Sono felice perché, inutile nasconderlo, ad un attaccante fa sempre piacere fare gol, ma ancora mancano 13 partite e 39 punti per raggiungere l’obiettivo, per cui dobbiamo stare sul pezzo perché ancora la strada è lunga”. Poi ecco Alessandro che ricorda al compagno i 15 assist fatti. “Danilo so che salta l’uomo facilmente e mette delle belle palle…”. Ma l’attaccante romano si sente offeso perché Ricciardo non gli riconosce neppure un caffè per i tanti suggerimenti. “Ogni mattina mi invita a fare colazione, dicendomi che offre lui, poi, puntualmente, quando c’è da pagare fa finta di ricevere una telefonata e mi tocca pagare sempre a me”. Feeling in campo e anche fuori.
Tornando alla partita, il Francavilla aveva anche trovato il pareggio con Dos Santos, ma a 7 minuti dalla fine Valeri (che salterà la partita di sabato per squalifica) pesca il jolly su una punizione dai 30 metri e segna il suo secondo gol stagionale che vale la decima vittoria del Cesena nelle ultime dodici gare. “E’ stato un tiro fortunato perché la deviazione ha spiazzato il portiere. Diciamo una bella ciabattata”. Viva l'onestà.
Poi Andrea Ciofi, difensore classe ’99 di proprietà dell’Imolese, racconta la sua seconda volta Cesena, dove aveva giocato da gennaio e giugno della scorsa stagione. “Sto vivendo un’esperienza irripetibile. Il pubblico è da brividi e la squadra è unica: i grandi aiutano noi giovani e ci dando tantissimi consigli. Quando siamo diventati davvero un gruppo? Dopo la partita con il Matelica, quando Viscomi dopo il gol è andato ad abbracciare Agliardi: è stata un gesto sentito e quindi è diventata l’immagine del gruppo”. Il 20enne Ciofi ha anche un passato giallorosso, essendo cresciuto del settore giovanile della Roma. Un’esperienza difficile da dimenticare, soprattutto quando l’allenamento era con la prima squadra e con un certo Francesco Totti. Ma è tempo di andare, la pasta scuoce. C’è il coetaneo Mario Noce, compagno di reparto e di casa. E poi il ragù è pronto.
Pance piene e testa al doppio derby: sabato 9 febbraio al Manuzzi, ore 15, arriva il Santarcangelo, penultimo in classifica con 22 punti. All’andata finì 4 a 0 per i bianconeri: per info chiedere a GR9 autore di una tripletta. Quindi mercoledì il Cesena è atteso a Forlì per il turno infrasettimanale, si gioca alle 20.30.