Italia Liechtenstein, è stato il derby di Frick: "Mio figlio e Zaniolo giocavano insieme"

Calcio

L’ex attaccante del Liechtenstein, che in Italia ha vestito le maglie di Arezzo, Hellas Verona, Ternana e Siena, ha svelato un retroscena che riguarda uno dei suoi due figli: "Io e il papà di Zaniolo giocavamo a Terni, Yanik e Nicolò trascorrevano i pomeriggi insieme in cortile"

ITALIA-LIECHTENSTEIN 6-0

QUALIFICAZIONI EURO2020, LE GARE DEL SECONDO TURNO

Nel corso degli anni si è fatto apprezzare in Italia con le maglie di Arezzo, Hellas Verona, Ternana e Siena. A lungo bandiera del Liechtenstein, Mario Frick ha sicuramente guardato con grande interesse la gara valida per la seconda giornata del girone J di qualificazione agli Europei 2020 tra la sua Nazionale e l’Italia. Una sorta di derby per l’ex attaccante, che in vista del match in programma al Tardini di Parma sarà emotivamente coinvolto in maniera particolare. Tra i convocati del CT Kolvidsson, infatti, figura anche il figlio Noah, classe 2001 che ha già fatto il suo esordio con il Liechtenstein nella prima gara contro la Grecia diventando il terzo della famiglia a vestire la maglia della Nazionale dopo anche il fratello Yanik (sei presenze finora per lui). E proprio grazie a Yanik, classe ’98, 'Supermario' sarà molto contento di rivedere anche… Zaniolo.

Compagni di giochi

Esattamente così, perché con il campione esploso nella Roma la famiglia Frick ha un legame particolare. Mario Frick e Igor Zaniolo, papà di Nicolò, giocavano infatti insieme nella Ternana. E anche Yanik, di conseguenza, era diventato molto amico dell’attuale numero 22 giallorosso. A raccontarlo è stato lo stesso ex attaccante di Arezzo, Verona e Siena ai microfoni di Eurosport: "Nella stagione 2002/03 – ha svelato Frick -, io e Igor Zaniolo eravamo gli attaccanti della Ternana. Siamo diventati amici e mio figlio Yanik giocava nel cortile di casa insieme a Nicolò: avevano solo 4 anni. Racconto questa storia per la prima volta, mi sono emozionato veramente nel vedere sbocciare il talento di Nicolò. Mancini ha un vero tesoro a disposizione. Lo stesso vale per Kean: l’Italia rinascerà nel segno dei giovani".