Grasshopper retrocesso, i tifosi pretendono le maglie dai giocatori: partita sospesa

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Finale di stagione inglorioso per il club svizzero, ultimo in classifica e sceso nella seconda divisione dopo 70 anni. Minacciati dai tifosi di fare invasione di campo, i giocatori sono stati costretti a spogliarsi e ad abbandonare la gara (persa contro il Lucerna) per la seconda volta in poche settimane

Non basta la retrocessione ormai quasi certa, a rendere amaro il finale di stagione del club più vincenti della Svizzera: il Grasshopper (27 titoli nazionali), ultimo in classifica e a un passo dalla discesa nella seconda divisione dopo 70 anni, lo sta facendo nel modo più inglorioso, trovandosi addirittura "in mutande" su richiesta dei suoi stessi tifosi.

"Toglietevi la maglia!", la richiesta di un gruppo di sostenitori della squadra, che inizialmente avrebbe minacciato i giocatori di fare invasione di campo nel corso della partita persa 4-0 contro il Lucerna alla Swissporarena e che stava decretando la matematica retrocessione. Al termine di una "mediazione" con parte del tifo e nella speranza di calmare la folla inferocita, i giocatori hanno effettivamente consegnato le loro divise - indegni di indossarle, a detta dei tifosi -, per poi abbandonare in anticipo il campo per la seconda volta in sei settimane, dopo il precedente contro il Sion, a marzo, quando la partita era stata sospesa sul 2-0 per gli avversari a causa di lanci di petardi.

Un quarto d'ora di interruzione, poi la gara è stata definitivamente sospesa con il risultato non omologato e la probabile sconfitta a tavolino (come contro il Sion), che sancirà ufficialmente la retrocessione del Grasshopper con tre giornate di anticipo. Intanto, il club risponde con un comunicato ufficiale: "È la seconda volta nel giro di poche settimane che un nostro incontro viene sospeso a causa del comportamento dei tifosi e questo è vergognoso e semplicemente inaccettabile. Capiamo la frustrazione per le prestazioni della squadra, ma condanniamo nel modo più forte e severo possibile le azioni violente e il comportamento antisportivo, che portano alla sospensione di una partita".