Simpatico siparietto social Messi-Aguero a pochi giorni dall'inizio della Copa America. Tra i due c'è una lunga amicizia che dura da quasi quindici anni, quando si incontrarono nell'Under 20 e il Kun gli chiese: "Come ti chiami? Lionel? E di cognome…?"
Uno scatto sui social, il classico mate, el Kun appisolato. Messi e Aguero, compagni di stanza nella foto diventata virale sui social. È buonumore in casa Argentina a pochi giorni dall'inizio della Copa America, forse l'ultima grande occasione (salvo il lontano Mondiale del 2022) per entrambi di vincere un grande trofeo internazionale con la maglia della propria nazionale. I due, insieme a tutta la squadra guidata da Scaloni, risiedono all'hotel Novotel Salvador Hangar, a Salvador da Bahia, città dove la Selección esordirà nella notte italiana tra 15 e 16 giugno contro la Colombia. Lo scatto ha superato il milione e mezzo di like in meno di un'ora, e adesso tocca i sei milioni e mezzo. Tante le risposte, da Neymar allo stesso Aguero (che dà la colpa alla sveglia che non è suonata), dagli ex compagni di squadra a Bobo Vieri ("Messi, il re"); ma la foto simboleggia anche e soprattutto la grande amicizia che c'è tra i due, nata nel Mondiale Under 20 del 2005.
Il primo incontro: "E tu chi sei?"
Quello del Mondiale Sub20 fu il primo trofeo condiviso con la maglia dell'Argentina da Messi e Aguero. Leo a diciotto anni. El Kun a diciassette, e tutto avrebbe fatto presagire una strada fatta di tanti trionfi in nazionale per entrambi. I due vinceranno anche l'oro Olimpico a Pechino 2008 e Aguero bisserà il Mondiale U20 successivo del 2007. Poi lo stop alle gioie. I ricordi più dolci sono allora quelli del 2005, quando i due si incontrarono per la prima volta, come ricordato in patria dal Clarín in un divertente aneddoto: "Stavamo pranzando, eravamo con la nazionale Under 20 e io non sapevo chi fosse - è il ricordo di Aguero del primissimo faccia a faccia con Leo Messi -. Ho pensato 'chi è questo?'. Ho sempre seguito il calcio fin da giovane, ma solo quello argentino, non in Europa. Gli chiedo allora come si chiama, Leo ride e risponde Lionel. 'E di cognome?'. Messi, dice lui. Mentre Garay e Formica mi domandano come facessi a non conoscerlo: 'È quello bravo del Barcellona' - mi dicono loro. Poi lo vidi in allenamento e capii quanto era forte". Ieri come oggi. E insieme proveranno a conquistare in Brasile il tanto atteso primo trofeo con la nazionale maggiore.