Prosegue la marcia del Brasile in Copa America dopo il successo ai rigori contro il Paraguay: determinante la prestazione del portiere della Seleção, imbattuto nel corso del torneo e senza reti al passivo addirittura dallo scorso 7 maggio. L'ultimo a segnargli fu Rondon del Newcastle in Premier League, da allora 8 partite immacolate e 786 minuti da incubo per gli avversari
Lo scorso 4 maggio a St James' Park il Liverpool vinceva 3-2 e sognava ancora il titolo in Premier League, bagarre che avrebbe poi premiato il Manchester City nel weekend successivo. Solo un punto di differenza al traguardo (98 contro 97) per i campioni d’Inghilterra di Guardiola a discapito dei Reds che, tuttavia, si rifaranno con gli interessi al Wanda Metropolitano nella finale di Champions League contro il Tottenham. Ebbene, quel successo raccolto 55 giorni fa sul campo del Newcastle rappresenta l’ultima gara nella quale Alisson ha concesso reti: del venezuelano Rondon al minuto 54 il gol che batteva l’ex Roma per il provvisorio 2-2, guizzo che da inizio maggio non si è più verificato con il portierone brasiliano presente in campo tra Premier e Champions oltre alle gare ufficiali con la Seleção.
Impossibile segnare ad Alisson: 8 gare da imbattuto
Riavvolgendo il nastro, infatti, il portiere acquistato dai giallorossi per 62,5 milioni di euro risulta imbattuto da 786 minuti e ben 8 incontri ufficiali tra tutte le competizioni. Un trend immacolato che ebbe inizio con la semifinale di ritorno di Champions (7 maggio) e il clamoroso 4-0 al Barcellona, poi proseguito tra Premier (2-0 al Wolverhampton) e nuovamente in Europa trionfando nella finalissima con gli Spurs (2-0). Archiviata la stagione con il Liverpool, quindi, Alisson si è spostato tra i pali del Brasile di Tite a partire dalle amichevoli in preparazione alla Copa America casalinga: sostituito da Ederson nel 2-0 al Qatar, l’ex numero uno della Roma ha disputato interamente il facile 7-0 sull’Honduras. Esauriti i test, spazio alla fase a gironi del torneo senza naturalmente concedere reti: 3-0 alla Bolivia, 0-0 col Venezuela del "nemico" Rondon rimasto a bocca asciutta fino al 5-0 dei compagni sul malcapitato Perù.
Arriviamo quindi ai quarti di finale dove, bloccato dal Paraguay fino ai calci di rigori, il Brasile si è regalato la semifinale nel segno di Alisson: parato il primo rigore dell’ex milanista Gomez, ipnotizzato Gonzalez (fuori) regalando a Gabriel Jesus la firma della qualificazione. Un filotto esaltante per uno dei migliori portieri su scala mondiale, protagonista che potrebbe arrivare in doppia cifra qualora il Brasile raggiungesse la finale del 7 luglio (e vincendola senza gol al passivo). Numeri che sorprendono fino a un certo punto: Alisson ha disputato 51 incontri stagionali concedendo 34 reti e accumulando ben 27 clean sheet (21 in Premier e 6 in Champions). Non è un caso che la difesa di Klopp (22 reti subite) sia stata la migliore del campionato, un bunker proprio come quella della Seleção in Copa America. Sono 40 le presenze di Alisson in Nazionale dove ha concesso 16 gol e perdendo solamente due volte (Perù nella Copa America 2016 e Belgio nei quarti dell'ultimo Mondiale). Figuratevi se vuole fermarsi adesso.