Italia, quanto affetto a Fiumicino di ritorno dopo i Mondiali femminili

Calcio

Le azzurre sono atterrate a Fiumicino poco dopo le 21. Ad attenderle tanti passeggeri e dipendenti aeroportuali, che hanno rivolto loro richieste di autografi e foto: "Siamo molto sorprese, sapevamo che c'era affetto nei nostri confronti, ma non così tanto. Ora speriamo solo che non finisca" le parole della Ct. Le ragazze: "Abbiamo scritto la storia"

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Finalmente a casa. Anche se l'Italia femminile sperava di restare in Francia il più a lungo possibile, il ritorno in patria ha portato sorrisi e serenità. Complice anche il grande affetto ricevuto nelle ultime settimane e l'amore dei tifosi, che si è dimostrato travolgente anche a Fiumicino. La squadra di Milena Bertolini, infatti, è atterrata poco dopo le 21 con un aereo di linea di Alitalia proveniente da Bruxelles. La sua presenza nello scalo romano non è passata inosservata: tanti passeggeri e dipendenti aeroportuali, vedendo passare le ragazze, le hanno rivolto parole di congratulazioni e complimenti: "Siamo molto sorprese, sapevamo che c'era affetto nei nostri confronti, ma non ci aspettavano certo un'accoglienza del genere. Ora dobbiamo continuare a fare bene e bisogna seguire ancora queste ragazze che danno soddisfazioni incredibili". Queste le parole della ct della nazionale Milena Bertolini.

Bertolini: "Mi auguro che tutto questo non finisca"

E dopo aver dimostrato il proprio valore sul campo, adesso è il momento che l'Italia femminile riceva la giusta riconoscenza: "Ci auguriamo che tutto questo non finisca - ha proseguito la Ct - ma che si continui con l'interesse. Le ragazze lo meritano". Tante le immagini indellebili, quelle che le azzurre si porteranno per sempre nel cuore: "Soprattutto due - ha concluso la Bertolini - l'ingresso delle ragazze quando abbiamo giocato contro l'Australia e il gol-partita di Barbara (Bonansea, ndr) a tempo scaduto. Quello è stato un momento importante che ha svoltato, per noi e per l'affetto degli degli italiani".

Bartoli: "E' stato un sogno"

Della spedizione azzurra ha fatto parte anche Elisa Bartoli, anima della Roma femminile: "E' stato tutto molto emozionante - ha raccontato - le partite, il pubblico, l'entusiasmo. Non ce lo aspettavamo, siamo veramente felici. Il gruppo è stato forte, unito, abbiamo giocato insieme e questa è stata la nostra forza". Adesso bisogna pensare a come gestire la popolarità acquisita: "Cercheremo di fare il nostro meglio per portare tante persone allo stadio e far crescere il movimento, speriamo di riuscirci. Arrivare fra le prime otto al mondo è stato un grande step, speriamo dia voglia a tutti di entrare nel professionismo". Infine uno sguardo al prossimo campionato: "Ce lo aspettiamo più competitivo rispetto allo scorso anno, noi come Roma vogliamo dare fastidio alle squadre che stanno in alto". 

Serturini: "Scritta la storia"

Anche Annamaria Serturini gioca nella Roma. E' la più giovane della rosa, ha solo 21 anni, classe 1998: "E' stata un'emozione incredibile - ha raccontato - sognavamo di far appassionare questa gente. Abbiamo scritto la storia per il nostro movimento, a breve arriverà il professionismo, questa è la goia più grande per noi giocatrici. E' stata un'esperienza che bisogna capire e assimilare, soprattutto bisogna imparare dalle altre Nazionali. Questo è il punto di inizio per un futuro migliore. Ricordo più bello? Sicuramente l'esordio, le vittorie con Australia, Giamaica e Cina. Ci è mancata l'Olanda ma abbiamo scritto la storia lo stesso. La Ct Bertolini mi ha insegnato tanto. L'ho avuta cinque anni a Brescia, averla ritrovata qui è stato motivo d'orgoglio". Infine un consiglio alle nuove generazioni di calciatrici: "Consiglio di continuare a lottare, di crederci sempre, di fare sacrifici che dopo tanti anni verranno ripagati. Io lii ho fatti, adesso sono a parlare a Sky Sport".