Rama, Premier dell'Albania: "Amo l'Italia e la Juventus, ma ho esultato per Mourinho"

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Il numero uno albanese racconta la sua grande passione per lo sport: "Da bambino il mio idolo era Dino Zoff, avevo la sua foto in camera. Nel calcio imparo modi diversi di vincere e i grandi allenatori sono maestri di leadership: ho festeggiato per i successi di Mourinho"

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In questi giorni così difficili, l'Italia colpita dal Coronavirus ha trovato nell'Albania un fedele alleato per affrontare questa dura battaglia. 30 operatori sanitari, provenienti da quelle zone, sono arrivati negli ultimi giorni all'interno dei nostri ospedali per supportare medici e infermieri. Un gesto di gratitudine e solidarietà, voluto in prima persona dal Premier albanese, Edì Rama, che si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Lui, grande sportivo, e tifosissimo della Juventus: "Sono bianconero fin da bambino, ogni sera prima di andare a dormire guardavo la foto di Dino Zoff che avevo appesa in camera. Per me la Juventus rappresenta lo spirito di fare quadrato per vincere, anche contro ogni previsione. Ho tanti ricordi belli e anche qualcuno negativo e ancora adesso non voglio ripensare a quell'arbitro di Madrid. Ho grande stima del presidente Agnelli e quando sono venuto in visita all'Allianz Stadium, alcuni bambini sopravvissuti al terremoto hanno incontrato Cristiano Ronaldo e Buffon: sono persone con un cuore grandissimo. Nel calcio cerco di imparare modi nuovi per vincere e per me i grandi allenatori sono maestri di leadership: so che può sembrare un peccato mortale, ma confesso di aver festeggiato per le vittorie di Mourinho".

Ex giocatore di basket e grande appassionato di sport

La storia di vita del Premier Rama prevede anche un passato da sportivo. Per la precisione da giocatore di basket: "Ero troppo alto per gli standard albanesi e così sono diventato un pivot troppo basso per gli standard internazionali. Seguo l'NBA, ma da quando non c'è più Michael Jordan con i suoi Chicago Bulls non vedo più battaglie all'ultimo sangue. Gli altri sport mi appassionano a tratti, mi lego più alle storie dei personaggi: dall'Italia del volley di Velasco, alle imprese della Ferrari di Schumi, fino ad arrivare alle vittorie di Federica Pellegrini e ai miti del tennis come Federer, Nadal e Djokovic. Ultimamente mi ha emozionato la lotta fuori dal campo di Sinisa Mihajlovic. Sono meraviglie che solo lo sport può regalare al cuore e alla mente".