Coronavirus, Rangers: la squadra sospende l’ingaggio per aiutare i dipendenti

Calcio

I calciatori, l’allenatore Steven Gerrard, lo staff tecnico e i dirigenti hanno deciso di propria volontà di sospendersi lo stipendio per permettere agli altri dipendenti di essere regolarmente pagati e venire incontro alle difficoltà economiche del club

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L’epidemia di coronavirus sta mettendo a dura prova tutti i settori economici, calcio compreso, in tutto il mondo. Per questo i giocatori, l’allenatore Steven Gerrard con il suo staff e i dirigenti dei Rangers hanno deciso di sospendere il proprio ingaggio per consentire al club di pagare regolarmente e appieno gli altri dipendenti. "I giocatori della prima squadra, l'allenatore, lo staff tecnico e i direttori esecutivi hanno volontariamente deciso di differire il percepimento del proprio stipendio per i prossimi tre mesi. I giocatori e lo staff hanno voluto assicurarsi che nessun impiegato dei Rangers possa soffrire di difficoltà economiche durante questa crisi. Siamo orgogliosi della leadership e della responsabilità presa dai membri dello staff e consapevoli dell'impatto positivo che questo avrà all'interno del club. Crediamo fermamente in questo concetto e siamo uniti nel nostro obiettivo collettivo di rendere i Rangers il meglio in ogni aspetto della vita calcistica. Siamo decisi affinché l'integrità del club sia mantenuta mentre continuiamo a concentrarci sulla stabilità finanziaria dei nostri affari. I Rangers quindi assicurano che tutti i dipendenti percepiranno il 100% dello stipendio con tutte le altre condizioni e benefit che restano invariati" si legge nella nota pubblicata dal club sul proprio sito ufficiale.

Tavernier: "Decisione semplice"

Il capitano dei Rangers, James Tavernier, ha espresso così il senso di unione che accomuna la squadra: "Voglio spostare l'attenzione su quanto apprezziamo ogni singolo membro di questa squadra per la determinazione durante questi eventi senza precedenti. Sono molto orgoglioso della reazione di ognuno per la sfida che dobbiamo fronteggiare, nel Regno Unito e non solo. Come squadra, siamo fermamente convinti a lavorare insieme per fare tutto il possibile per garantire il futuro del club. Siamo anche molto attenti al sostentamento e al benessere del nostro staff. In realtà, per tutti noi è stata una decisione molto semplice. Oggi sono orgoglioso di essere il capitano dei Rangers".