Serie A, taglio stipendi giocatori: tra Lega e Assocalciatori è scontro totale

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Alessandro Alciato

Alessandro Alciato

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Nonostante l'accordo unanime di tutti e 20 i club di Serie A sulle proposte relative al taglio degli stipendi dei calciatori, è arrivata la secca opposizione dell'Associazione Italiana calciatori: "Vergogna"

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Sul taglio degli stipendi, è scontro totale fra Lega Calcio e Associazione Italiana Calciatori, quindi fra le società di serie A e il sindacato dei giocatori. Le prime, riunite in assemblea, hanno infatti deciso l'ammontare delle trattenute sugli emolumenti dei propri calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre: quattro mensilità se la stagione non dovesse ripartire, che scendono a due nel caso in cui si dovesse invece tornare in campo. Volendo dirla in un altro modo: un terzo della retribuzione totale annua lorda se si resta fermi, un sesto se si ricomincia. Da questo punto e da questa base, ogni club tratterà con i propri giocatori per raggiungere un accordo. L'Associazione Italiana Calciatori - che non è più stata coinvolta nelle discussioni - prima ha riunito il proprio direttivo, poi si è collegata con i rappresentanti di tutte le squadre di serie A infine, attraverso il vicepresidente Calcagno, ha preso una posizione netta: "Quella della Lega è una proposta vergognosa e irricevibile". Il presidente Tommasi ha aggiunto: "Voler riversare sui calciatori l'intero eventuale danno economico, è un fatto che preoccupa".

Ceferin: "La Serie A sarà conclusa"

La Serie A ha deliberato all'unanimità, con la sola esclusione della Juventus che, per prima, aveva già stretto un accordo con i propri giocatori. La vera novità – a parte qualche turbolenza al momento di stilare il comunicato ufficiale per raccontare la vicenda - sta nell'unità di intenti ritrovata all'interno di un’assemblea spesso divisa. Un'assemblea che ha anche parlato della possibile ripresa: è stata confermata la volontà di portare a termine la stagione, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo permetteranno. A questo proposito il presidente dell'Uefa Ceferin ha dichiarato al giornale sloveno Ekipa: "Sono fiducioso sulla conclusione della serie A". Criticando le posizioni di Cellino, che ha minacciato di non mandare la squadra in campo se il campionato dovesse riprendere: "Innanzitutto, la serie A non fa parte delle competizioni Uefa. In secondo luogo, il Brescia non è nemmeno vicino a partecipare alle competizioni Uefa….".