L'ex centrocampista dell'Inter era rimasto l'unico giocatore ancora in attività del famoso 5 maggio 2002. Ha detto addio al calcio a quasi 40 anni: "Sognavo una vita così. Ogni addio porta ad un nuovo inizio"
Il 7 settembre compirà 40 anni, ma quel giorno Emre Belözoglu sarà già un ex calciatore. Il centrocampista ex Inter ha detto basta con il calcio giocato, annunciando il ritiro con una lunga lettera postata dal Fenerbahçe sui propri canali ufficiali: "Sarà la mia ultima stagione", aveva detto e così è stato. L'ha conclusa con 26 presenze, 3 gol e 5 assist. Era l’ultimo giocatore ancora in attività ad aver giocato la famosa partita del 5 maggio del 2002, quando l’Inter perse lo scudetto all’ultima giornata contro la Lazio: "Quando ero bambino, avevo solo un sogno, essere un calciatore. Non ho mai sognato nulla di diverso - ha scritto Emre nella sua lettera - vorrei ringraziare Zeytinburnuspor, Galatasaray, Inter, Newcastle, Atletico Madrid e Başakşehir. Tutti i miei allenatori e tutti i miei compagni-fratelli. Do l'addio al calcio, con dolore e gioia. Chi ha giocato mi capirà. Sebbene sia una decisione difficile, so che ogni addio è un mezzo per un nuovo inizio".
La carriera di Emre
Soprannominato il Maradona del Bosforo, Emre ha iniziato la sua carriera da professionista nel Galatasaray, con cui esordì a 17 anni nella stagione 1997-98. Da lì quattro anni ricchi di trionfi, con tre campionati, due coppe nazionali, una Coppa e una Supercoppa Uefa. Nell'estate del 2001 Cuper lo vuole per la sua Inter: in nerazzurro 115 presenze, 5 gol e una Coppa Italia vinta nel 2005. Dall'Italia alla Premier, da Milano al Newcastle dopo un rapporto mai facile con Roberto Mancini. In Inghilterra colleziona 80 presenze in tre anni, poi la prima esperienza al Fenerbahce dove arriva nel 2012. Ci tornerà nel 2013 e nel 2019 rispettivamente dopo le esperienze con Atletico Madrid e Basaksehir. 101 le partite disputate con la maglia della nazionale turca.
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