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Superlega, Ceferin su Agnelli: "Che delusione, mai visto uno che mente così"

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Dura conferenza del presidente Uefa Ceferin dopo l’annuncio di 12 club (tra i quali Milan, Inter e Juve) di aver trovato un accordo per la nascita di una nuova Superlega europea a numero semi-chiuso. L’attacco ad Agnelli: “È la più grande delusione di tutte. Sabato mi ha detto 'sono solo voci'". E spiega: "Chi parteciperà alla nuova competizione non giocherà né Mondiale, né in Europa". Sulle competizioni europee in corso: "Le squandre della Superlega le giocheranno? Lo diranno i legali"

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A mezzanotte la notizia che ha scosso il calcio: 12 club hanno trovato un accordo per fondare una nuova competizione europea a numero semi-chiuso: la 'Superlega'. A Montreaux, dove il Comitato esecutivo Uefa era convocato per validare il formato della nuova super Champions League, che entrerà in vigore dal 2024, il presidente del massimo organismo del calcio continentale Aleksander Ceferin ha tenuto una lunghissima conferenza stampa. E la sua reazione è stata durissima contro i 12 presidenti, e contro Andrea Agnelli. "Ne ho viste tante nella mia vita, ero un avvocato penale, ma non ho mai visto persone del genere. Non parlerò molto di Andrea Agnelli: la più grande delusione di tutte. Non ho mai visto una persona che potesse mentire così di continuo. Ho parlato con lui sabato pomeriggio, mi ha detto che erano solo voci, di non preoccuparmi, che mi avrebbe richiamato in un’ora e ha spento il telefono. Il giorno dopo ha fatto l’annuncio".

 

"Uno sputo in faccia a chi ama il calcio"

 

“La Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro questa proposta orribile che è stata portata avanti da pochi club europei che seguono soltanto idea dell’avidità. Il mondo del calcio unito - ha proseguito Ceferin -, governi uniti, tutti uniti contro questo progetto senza senso". E ha aggiunto: "Credo equivalga a sputare nel viso a tutti quelli che lavorano nel calcio. Vorrei ringraziare tutta la famiglia del calcio, anche i club, tranne quei 12. E grazie ai governi. Non lasceremo che ci portino via il calcio. Uefa distribuisce il 90% dei ricavi reinvestendoli nel calcio. Uefa non è solo una questione di soldi, la Superlega sì. Sono gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualche persona la solidarietà non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche. Solo una piccola parte del mondo del calcio è corrotta. Accecata da avidità, a cui del calcio non interessa. Alcuni club non pensano alle reti segnate ma ai loro conti in banca. Ho conosciuto pochi bugiardi e molte buone persone. Non abbiamo pensato che ci potessero essere dei serpenti nella nostra squadra".

Quali saranno le conseguenze per i club della Superlega e per i giocatori

Una delle domande principali dei tifosi è ora cosa succederà. Ceferin attacca: "I giocatori che parteciperanno e giocheranno con le squadre nella Superlega non potranno giocare né ai Mondiali, né agli Europei, né potranno rappresentare le squadre nazionali". E i club? "Stiamo ancora valutando la situazione con la squadra legale. È ancora presto, l’annuncio è arrivato ieri notte, non abbiamo ancora una soluzione ma cercheremo di applicare tutte le sanzioni che potremo. Ovviamente il prima possibile dovremo sospendere tutti dalle nostre competizioni". E sulle competizioni ancora in corso e l’Europeo in programma tra pochi mesi? Risposta secca: "Ce lo diranno i legali".