Vlahovic si presenta: "Io e la Juve stessa mentalità. Perché il 7? Era il più vicino al 9"
Juventus
L'attaccante serbo si è presentato ai suoi nuovi tifosi in conferenza stampa, cominciando con i ringraziamenti alla Fiorentina e ai suoi tifosi per poi passare a tutta la sua voglia di bianconero: "Perché la Juve? Abbiamo la stessa mentalità vincente. Mi farò trovare pronto, anche perché qui non si aspetta nessuno. Ho scelto il 7 perché era il numero più vicino al 9"
Finisce qui la conferenza stampa di presentazione di Dusan Vlahovic
"Prima di andare voglio ringraziare tutti i tifosi della Juve per l’accoglienza, il mio primo mister che mi ha inserito nella prima squadra del Partizan"
Stai pensando di andare a vivere nella villa di Ronaldo?
"No, sto scegliendo un appartamento ma non sarà quello dove abitava Ronaldo"
Sei rimasto sorpreso per l'accoglienza avuta alla Juventus a solo 21 anni?
"Sono ancora un ragazzo e non ancora consapevole di tutto quello che sta accadendo. Essere idolo di tanti bambini mi sembra ancora assurdo. Sono arrivato ora ad un livello di società tra le più forti al mondo, sto provando emozioni grandissime"
Pensi che potrai coesistere al meglio con Dybala?
"Non l’ho ancora incontrato visto che lui è in Nazionale. Si tratta di un grandissimo giocatore. Deciderà il mister chi giocherà. Sono tutti grandi campioni: Morata, Dybala, Kean, Bernardeschi"
Pensi di poter diventare uno degli uomini di copertina di questa squadra?
" Qui ci sono già tanti leader, io sono qui per dare il massimo. Tutto quello che mi chiedono mister e compagni sono pronto a farlo. Il resto non importa, conta che la Juve vinca".
Hai delle preferenze riguardo il modulo di gioco? Ne hai parlato con Allegri?
"No io sono a disposizione, tutto quello che deciderà sono pronto a farlo. Sia in fase difensiva e sia in fase di attacco. Quello che mi chiederà sarò disposto a farlo"
La Juventus per te è l'occasione di fare un salto di qualità. Hai dei modelli?
"Sì, ma ora è il momento di avere il mio percorso e fare di tutto per diventare un gran giocatore. Col lavoro duro posso arrivare, sono pronto a tutto. Idoli? Ne ho già parlato tante volte, son diventato un po’ noioso sinceramente"
Hai parlato con Allegri?
"Ho parlato con lui, ho fatto un allenamento. Non abbiamo parlato ancora tanto, mi ha accolto benissimo e dato il benvenuto. Non vedo l’ora di scendere in campo"
La Juventus pensi possa rientrare nella lotta scudetto?
"Io sono nella Juve e non ci sono più scuse. La Juve non aspetta nessuno, mi farò trovare pronto per inserirmi da subito nel gruppo. Pensiamo di partita in partita, conta solo vincere"
Fra poche settimane arriverà per te l'esordio in Champions. Ti senti all'altezza di giocatori come Haaland o Mbappè?
"Sarà un’emozione unica perché non ho ancora provato quelle sensazioni. Sarò pronto, se il mister deciderà. Paragone? Io sto cercando di avere un mio percorso, essere concentrato sempre e stare sempre al massimo. Dove arriverò non lo so, ma farò di tutto per arrivare lontano".
Prima di arrivare hai sentito Chiesa o qualche altro compagno?
"Ho sentito Federico. Noi abbiamo un bellissimo rapporto, perché abbiamo giocato insieme prima. Mi dispiace che si sia fatto male, ma lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo tutti insieme".
Non senti il peso della scelta della maglia numero 7?
"Tutte le maglie della Juve pesano: dal’1 al 100. Sono qui per aiutare i compagni, mettermi a disposizione del mister. Arrivare insieme agli obiettivi che abbiamo. Il numero della maglia non è importante, importa come noi scendiamo in campo. Le altre cose non mi interessano, solo vincere".
Sei un grande professionista, ti alleni anche da solo
"Il calcio oggi è a un livello in cui ogni dettaglio fa la differenza. Ho messo questo nella testa, sto cercando di migliorare quanto possibile. Cerco di lavorare mentalmente, faccio tutto quello che mi può aiutare"
Cosa è per te il fascino della Juventus?
"La Juventus è il club più grande d’Italia, sono felicissimo di essere qui. La voglia, quell’aspetto di non mollare mai e combattere fino all’ultimo. Puntare sempre ad obiettivi più alti, questa è la cosa più importante"
Qual è il tuo obiettivo principale?
"Ambientarmi prima possibile negli schemi del mister, conoscere tutti i compagni, che già conosco sul campo e a livello umano creare un rapporto di amicizia, familiare. Questo è un passo fondamentale per lo spogliatoio per arrivare a traguardi importanti".
Come mai la scelta del numero 7?
"Non rappresenta niente per me. Non c'è un motivo particolare. Tutti i numeri nella Juve sono importantissimi. L’ho scelta perché era più vicina alla 9».
C'erano altri club, perché hai scelto la Juventus?
"Si parlava tanto delle offerte delle squadre estere. La scelta è stata facile: il Dna della Juve è combattere, non mollare fino alla fine. Anche soffrire quando c’è da farlo. Questo fa parte della mia mentalità"
Quali sono le tue sensazioni?
Sono felicissimo di essere qui devo ringraziare la Juventus per questa occasione che mi ha dato"
«Prima di iniziare vorrei ringraziare la Fiorentina, la gente che è stata lì, i miei compagni della Primavera e della prima squadra. Tutti i direttori, i presidenti, allenatori che sono stati con me in questi anni. Vorrei nominare mister Italiano che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo momento, aiutandomi e mandandogli un grande in bocca al lupo. Mister Prandelli, poi, ha fatto tanto per me e lo ringrazierò per me. La città mi ha accolto in modo eccezionale fin da quando ero piccolo, e ho sempre cercato di essere professionista serio fino all’ultimo momento».