Douglas Costa: "Amo l'Ucraina, mi ha dato tanto. Ho il cuore a pezzi"

LA CRISI
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Il brasiliano ricorda il suo passato in Ucraina: "Questo Paese è nel mio cuore, che ora è a pezzi per quello che sta succedendo. Ci sono sentimenti e ricordi che mi legano al popolo ucraino, è lì che la mia vita è iniziata a cambiare. Spero che le cose cambino e che l'Ucraina torni com'era prima"

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Era il gennaio del 2010 quando lo Shakhtar Donetsk portò Douglas Costa in Europa, prendendolo dal Gremio per circa 5 milioni di dollari. Il brasiliano, dopo l'esperienza ucraina, ha poi giocato e vinto con Bayern Monaco e Juventus, per poi ritornare in Brasile e, successivamente, trasferirsi ai Los Angeles Galaxy, sua attuale squadra. Ma Douglas Costa resta legato al suo passato allo Shakhtar e proprio a Donetsk, alla Donbass Arena, ha segnato il suo primo gol europeo. Uno stadio che ormai non ospita più partite da 8 anni e che più volte è stato danneggiato dai bombardamenti della guerra. Una situazione che rattrista anche l'esterno brasiliano: "L'Ucraina è nel mio cuore, che ora è a pezzi per questa situazione – le sue parole al Los Angeles Times - Sono molto dispiaciuto perché è un Paese che mi ha dato tante cose: la possibilità di giocare in Champions League, l'opportunità di cambiare la vita della mia famiglia. Quindi ci sono sentimenti per tutti gli ucraini perché hanno fatto di tutto per me. Ho dei bei ricordi. È lì che la mia vita ha iniziato a cambiare. Ho iniziato a conoscere anche persone importanti. Quando sono arrivato lì ero giovane, giocavo a calcio solo da cinque anni. Tutto è iniziato in Ucraina".

"Guerra? Spero che l'Ucraina torni com'era prima"

E ora, proprio in quelle strade che per Douglas Costa erano casa, potrebbe scoppiare una guerra ben più grande: "Non so cosa sta succedendo – aggiunge il brasiliano - È una questione politica e noi che giochiamo non siamo così informati. Facciamo del nostro meglio per aiutare, ma non dipende da noi. Non possiamo cambiare tutto. Non possiamo fermare una guerra solo perché siamo famosi. La verità è che spero che le cose cambino e che l'Ucraina torni com'era prima". 

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