Arbitro preso a pugni e calci in Turchia: presidente Ankaragucu si dimette

choc in turchia

Il giorno dopo l'aggressione all'arbitro nel recupero di Ankaragucu-Rizespor, il presidente del club di Ankara si è scusato in un lungo comunicato, annunciando di essersi dimesso. Intanto il direttore di gara ha aggiunto altri particolari sull'accaduto: "Faruk Koca mi ha detto 'Ti ammazzo'. Presenterò denuncia contro di lui e le altre persone che mi hanno picchiato. Non voglio scendere a compromessi"

TURCHIA SOTTO CHOC, COSA E' SUCCESSO

Si è dimesso Faruk Koca, il presidente dell'Ankaragucu protagonista della folle aggressione ai danni dell'arbitro Halil Umut Meler nel recupero del match di Super Lig contro il Rizespor. "Chiedo scusa alla comunità arbitrale turca, al pubblico e alla nostra nazione. A prescindere dal torto subito, nulla può legittimare o spiegare la mia violenza - le parole di Koca in un comunicato -. Avendo sempre intrapreso iniziative costruttive in questo senso fin dal giorno in cui sono diventato presidente del club, provo un grande imbarazzo per aver creato un ambiente esattamente opposto. Annuncio di esseremi dimesso dalla carica di presidente. Colgo l'occasione per scusarmi nuovamente con tutti, in particolare con i tifosi dell'Ankaragucu. Vorrei che si sapesse che sono profondamente addolorato che il club e il nostro Paese siano ricordati per un evento del genere".

La ricostruzione dell'arbitro

Il pugno al volto, la caduta a terra, i calci in faccia e su tutto il corpo. E anche le minacce: "Ti ammazzo". L'arbitro internazionale Halil Umut Meler ha ricostruito nel frattempo nei dettagli quanto successo in campo. E ha raccontato i concitati momenti dei minuti di recupero del match di Super Lig turca tra Ankaragucu Rizespor. "Faruk Koca mi ha dato un pugno sotto l'occhio sinistro e sono caduto a terra - le parole dell’arbitro turco aggredito - Mentre ero a terra, tutte le persone mi hanno preso a calci più volte in faccia e in altre parti del corpo. Faruk Koca davanti a tutti i miei collaboratori arbitri mi ha detto: "Ti ammazzo"Presenterò una denuncia contro Faruk Koca e le altre persone che mi hanno picchiato. Non voglio scendere a compromessi. Questo è tutto quello che ho da dire”.

L'aggressione all'arbitro turco

Arbitri turchi: “Scelte forti o lasciamo agli stranieri”

"Non prenderemo più parte al gioco a meno che non vengano prese decisioni radicali. Se necessario lasciamo che siano gli stranieri ad arbitrare". È questa la dura presa di posizione degli arbitri turchi, secondo quanto riporta la stampa locale, dopo l'aggressione in campo, ad Ankara, contro un loro collega da parte del presidente dell’Ankaragucu, Faruk Koca. L'arbitro turco Halil Umut Meler è stato ricoverato per le lesioni riportate. "Tutti hanno visto cosa è successo ieri sera. Non abbiamo niente da aggiungere -ha dichiarato l'arbitro Arda Kardesler- La nostra Federazione MHK ci ha informato che ci sosterrà in ogni decisione che prenderemo a seguito di quanto accaduto. Non siamo nella posizione di parlare di arbitraggio e calcio. La nostra unica priorità in questo momento è la salute di Halil Umut Meler e il suo ricongiungimento con la famiglia".

Rosetti (UEFA): "Comportamento inaccettabile"

Importante presa di posizione anche da parte della UEFA attraverso le parole di Roberto Rosetti, presidente della commissione arbitri: "La UEFA condanna fermamente il comportamento violento nei confronti di Halil Umut Meler. La violenza e gli abusi contro gli arbitri non hanno posto nel calcio e devono cessare immediatamente. Esortiamo le autorità e gli organi disciplinari competenti a intraprendere azioni decise e necessarie contro chiunque sia coinvolto in atti di abuso e violenza contro gli arbitri. Tale comportamento inaccettabile va contro gli sforzi delle federazioni nazionali per reclutare gli arbitri, che sono essenziali per il gioco del calcio".