Il calcio piange Sven Goran Eriksson, morto all'età di 76 anni
Un minuto di silenzio nel prossimo weekend su tutti i campi di A e B in memoria di Sven Goran Eriksson. L'allenatore svedese aveva annunciato lo scorso gennaio di soffrire di un tumore allo stadio terminale. In carriera ha vinto uno scudetto con la Lazio e in Italia ha allenato anche Roma, Sampdoria e Fiorentina. È stato il primo straniero a sedere sulla panchina della nazionale inglese
Un minuto di silenzio a Formello
Le squadre maschile e femminile della Lazio osservano un minuto di raccoglimento a Formello in memoria di Eriksson
Il messaggio su X di Conceicao
Sergio Conceicao ha ricordato Eriksson su X: "Un grande uomo che ha dato tanto al calcio. Riposa in pace, Mister!"
Il ricordo social di Mancini
"Ciao Mister sei stato un allenatore straordinario e un uomo meraviglioso", ha pubblicato Roberto Mancini su Instagram
Un minuto di silenzio su tutti i campi di A e B
In memoria di Sven Goran Eriksson verrà osservato un minuto di raccoglimento su tutti i campi di Serie A (maschile e femminile) e Serie B prima delle gare in programma oggi e nella prossima giornata di campionato. Lo rende noto la Federcalcio
Gravina: "Testimonianza di amore per il calcio e la vita"
“La notizia della sua morte – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina - è un grande dolore per il calcio italiano. Apprezzato e rispettato per le sue qualità tecniche e umane, Sven-Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia. La sua testimonianza di amore per il calcio e per la vita ha commosso tutti e unisce i tifosi, senza alcuna distinzione, in un lungo ed emozionante applauso”.
Zoff: "Straordinario sotto tutti gli aspetti"
"Un dispiacere enorme. Eriksson era una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti, non solo in quello calcistico con le sue capacità, ma anche come persona, sempre a modo". Così all'Adnkronos Dino Zoff, già allenatore della Lazio, commentando la morte del suo successore alla panchina Sven-Göran Eriksson
Il ricordo di Nesta su Instagram
Così Alessandro Nesta su Instagram: "Riposa in pace grande Mister e persona straordinaria. Ti porterò sempre nel cuore. Grazie di tutto"
Infantino: "Innovatore e ambasciatore del calcio"
"A nome della Fifa e della nostra comunità globale, mando le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Sven-Goran in questo momento difficile. Che riposi in pace". Così il presidente della Fifa, Gianni Infantino ha ricordato l'allenatore svedese. "In veste di allenatore, è stato un grande innovatore ed un vero ambasciatore del nostro splendido sport. Come personalità del calcio è sempre stato un leader entusiasta e con il sorriso".
Inzaghi: "Sono qui anche grazie a lui"
"Per me rappresenta un grande dolore la scomparsa di Sven-Göran Eriksson - ha raccontato sul sito dell'Inter l'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi -. Ero giovanissimo, appena arrivato a Roma e mi ha aiutato moltissimo, è stato fondamentale nel mio percorso di crescita come calciatore e come uomo. Ammiravo la sua calma, la sua educazione, il grande rispetto che aveva nei confronti di tutti. Per me è stato fonte d’ispirazione. Io sono qui anche grazie a lui e ai suoi insegnamenti. Sven è stato un grande uomo, un esempio di vita per tutti. Questi ultimi mesi affrontati con grande forza e una voglia di vivere unica sono stati una ulteriore dimostrazione della sua grandezza: ci ha insegnato a vivere mentre stava morendo. Buon viaggio Sven e grazie di tutto, ti porterò sempre con me".
Principe William: "Eriksson gentiluomo con grande carisma"
Il principe William si è detto ''triste nell'apprendere la notizia della scomparsa di Sven-Göran Eriksson''. Su X, l'erede al trono britannico e presidente della Federcalcio inglese ha ricordato di averlo ''incontrato diverse volte quando era allenatore dell'Inghilterra e sono sempre rimasto colpito dal suo carisma e dalla sua passione per il calcio. I miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi amici. Un vero gentiluomo del calcio''
Ravanelli: "Eriksson portò il calcio totale in Italia"
"Ci lascia una persona straordinaria, che ricordo sempre con grande affetto. Quando sono arrivato alla Lazio, nel gennaio del 2000, mi ha accolto a braccia aperte, e abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere". Lo dice all'Adnkronos Fabrizio Ravanelli. "Ha portato tante novità nel calcio, soprattutto in Italia con la sua idea del calcio totale".
Sindaco di Roma: "Tutta la città gli rende omaggio"
"Tutta la Roma sportiva rende omaggio a Sven Goran Eriksson, un grandissimo allenatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio mondiale e romano, in particolare portando la Lazio a vincere lo scudetto". Così sui social il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "La sua convivenza con l'implacabile tumore che lo aveva colpito è stato un esempio di dignità, amore e coraggio - aggiunge - che ha commosso il mondo intero"
Il ricordo di Simeone sui social
L'immagine pubblicata su Instagram da Diego Simeone, allenato da Eriksson alla Lazio: "Grazie per tutto mister, riposa in pace"
Il cordoglio della Lazio
Il cordoglio della Fiorentina
Il cordoglio della Roma
"Non essere dispiaciuto. Sorridi!"
E' uno degli ultimi messaggi dell'allenatore nel corso di un documentario a lui dedicato che Amazon ha pubblicato nelle scorse settimane. "Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, prendetevi cura della tua vita e vivetela. Fino alla fine - ha aggiunto - Ho avuto una bella vita, sì", ha ammesso Eriksson. "Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Dovete imparare ad accettarlo, per quello che è. Speriamo che alla fine la gente dica: 'Sì, era un brav'uomo'. Ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderanno come un uomo positivo".
Il sogno realizzato
In Inghilterra ha realizzato un suo sogno: sedere sulla panchina del Liverpool nel corso di una partita organizzata tra le leggende del club e l'Ajax.
L'annuncio della malattia
A gennaio ha rivelato di combattere contro un tumore, arrivato allo stato terminale, affermando di avere, nella migliore delle ipotesi, "un anno di vita". Da quell'annuncio, Eriksson è stato ospite di alcune delle società che ha allenato in giro per l'Europa. In Italia è stato accolto allo stadio dalla Lazio e dalla Sampdoria.
La carriera di Eriksson
In Italia era arrivato a metà degli anni '80 alla Roma, dopo l'esperienza sulla panchina del Benfica in Portogallo. Poi le panchina di Fiorentina e Sampdoria. Con la Lazio vinse lo scudetto nella stagione 1999-2000. Poi ha girato il mondo dall'Arabia alla Cina, alla Thailandia. Ha allenato diverse nazionali: dopo l'esperienza con l'Inghilterra, ha infatti guidato Costa d'Avorio, Messico e Filippine.