Safonov, chi è il pararigori che ha fatto vincere l'Intercontinentale al Psg
il protagonistaIntroduzione
Da bambino eccelleva anche nel nuoto e nel basket, poi ha scelto il calcio, e a Parigi ne sono tutti piuttosto felici dopo i quattro rigori parati al Flamengo nella finale ponte tra i due mondi del calcio. Ha portato avanti la carriera in campo insieme a una laurea in pedagogia, psicologia e comunicazione. Nato lo stesso giorno di Donnarumma: dalla concorrenza con Gigio è passato a quella con Chevalier, a cui è stato preferito per scelta tecnica e non per ragioni d'infortunio. Safonov era già stato decisivo ai rigori nella strada verso il triplete nell'ultima Coppa di Francia, parando un rigore a N'Zola e uno al Diouf oggi all'Inter
IL PSG VINCE L'INTERCONTINENTALE: FLAMENGO BATTUTO AI RIGORI
Quello che devi sapere
Nuoto, taekwondo e basket, poi il calcio
È stato lui l'eroe della finale Intercontinentale contro il Flamengo: cinque rigori fronteggiati, quattro parati. Sì, parati. Non sventati per un palo o un tiro alto, come quello del Pallone d'Oro Dembélé: il russo Safonov ne ha preso uno dopo l'altro. E dire che, lui, non avrebbe neanche dovuto fare il portiere: da giovane si dice fosse un prodigio nel nuoto, nel taekwondo e nel basket, poi si è avvicinato al calcio una volta scovato dagli osservatori del Krasnodar - la sua alma mater dove ha costruito la carriera.
Il record
Intanto Safonov si è preso un primato, col sigillo di garanzia Opta: è diventato il primo portiere del Paris Saint-Germain a parare quattro rigori in una singola serie nel ventunesimo secolo. Mica male. E ha eguagliato prestazioni cult del passato…
Quando superman era rumeno
Grandi prestazioni del passato, dicevamo. Era il lontano 1986 e — molto prima della recente affermazione del Psg — la squadra che si laureava campione d'Europa era la Steaua di Bucarest. Finale da sogno vinta in terra spagnola contro il Barcellona: eroe del giorno fu il portiere Helmut Duckadam che parò tutti e quattro i rigori calciati dai catalani in quella finale di Coppa dei Campioni. L'indomani il Corriere dello Sport titolò in prima pagina "Superman è rumeno".
Passione scacchi e mente matematica
E se il portiere russo del Psg ha stupito tutti in campo nella finale Intercontinentale, Safonov sa stupire ancora di più fuori dal campo: prodigio della matematica e appassionato di scacchi, ha conciliato la sua carriera nel pallone con una laurea quinquennale in pedagogia, psicologia e comunicazione.
La concorrenza con Gigio
Safonov è nato il 25 febbraio del 1999, lo stesso identico giorno di Gianluigi Donnarumma. L'anno scorso, e prima dell'affaire estivo tra Gigio e il nuovo arrivo Chevalier, era stato proprio il russo la sua concorrenza interna. Donnarumma, come ben sappiamo, è stato il portiere titolare del Psg campione di tutto, ma l'abilità coi piedi e nella costruzione da parte di Safonov avevano aperto qualche dubbio nella mente di Luis Enrique.
Ora la concorrenza con Chevalier
Del portiere "bravo nella costruzione" opposto al portiere "bravo in porta" si è già detto e scritto tanto. Chevalier, come noto, è stato il prescelto per la nuova stagione come titolare del Psg, ma è stato costretto al forfait nelle ultime uscite per colpa di un problema alla caviglia. Dentro Safonov, quindi, poi confermato titolare sia contro il Metz nell'ultimo turno di campionato, sia nell'Intercontinentale, nonostante il recupero di Chevalier. In sostanza: Safonov è stato scelto. E chissà che, ora, non possa fare un ulteriore passo avanti nelle gerarchie di Parigi.
Le mani sul triplete grazie a due rigori parati
Stando ai database di Transfermarkt, Safonov ha fronteggiato in carriera 49 rigori (serie finali post supplementari escluse) e ne ha sventati 9. Tradotto: ha il 18,4% di successo. Parlando invece strettamente di serie di rigori, il russo si era già messo in mostra, eccome, nel dicembre del 2024, nel quinto turno di Coppa di Francia, nonché il primo dei parigini nella competizione. La partita è Psg contro Lens e la gara finisce ai rigori, dove lui è l'assoluto protagonista con due parate decisive nella serie, curiosamente su due giocatori oggi in Serie A ed entrambi nerazzurri: M'Bala N'Zola del Pisa e l'Andy Diouf comprato in estate dall'Inter. Insomma, se il Psg lo scorso anno ha completato il triplete lo si deve anche alle sue parate in quel primo atto di coppa.
L'errore (quasi decisivo) contro il Bayern Monaco
Certo, la storia di Safonov al Psg non è sempre stata trionfale. Il russo arriva a Parigi nell'estate del 2024 per 20 milioni dal Krasnodar, la sua prima e unica altra squadra in carriera. In Francia inizia a collezionare presenze tra campionato e coppe poi, però, firma un'uscita a vuoto che costa la partita contro il Bayern Monaco in Champions League (guardala qui). Quello è quasi un momento spartiacque nella stagione dei parigini, visto che per Luis Enrique &Co si trattava della terza sconfitta (con un pari e una sola vittoria) nelle prime cinque giornate del girone unico. L'Eliminazione era a un passo e, sì, in parte anche per colpa di Safonov. Poi la risalita, i playoff vinti e la scalata fino alla coppa, ma sempre con Gigio titolare dei pali.
Leader nato
Ne parlava così in un'intervista a L'Équipe Aram Fundukyan, vicepresidente del suo ex Krasnodar: "Da quando aveva dodici anni fino al suo esordio in Champions League è stato capitano di tutte le sue squadre. È sempre stato molto maturo e saggio, spesso scherzavo con lui dicendogli che era un vecchio nel corpo di un giovane". Tra testa e parate, ora sembra giunto il suo momento anche al Psg.
