Arbitro picchiato, Salvini: “Difenderò i campi come i confini”. Nicchi: "Non manderemo più al massacro nostri arbitri"

Calcio

Salvini, Giorgetti, Gravina e Nicchi: i vertici del calcio e del governo fanno squadra al Viminale e usano il pugno duro dopo l'aggressione all'arbitro al termine di una partita del campionato di Promozione laziale

PICCHIATO ARBITRO A ROMA, L’AIA: “NIENTE ARBITRI NEL LAZIO PER UNA SETTIMANA”

"Non posso essere tranquillo se riduco gli sbarchi, ma ogni domenica 11mila ragazzi rischiano per una passione sportiva. Mi rifiuto di militarizzare i campi di calcio di mezza Italia perché sarebbe una sconfitta, ma da oggi si cambia: chi sbaglia paga e anche pesantemente". Sono le parole del ministro dell'Interno e vice premier Matteo Salvini nella conferenza stampa al Viminale con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti e il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, indetta dopo l'aggressione subita domenica dall'arbitro Riccardo Bernardini al termine di una partita del campionato di  Promozione laziale.

"Non è più possibile che ci sia lassismo e tolleranza nei confronti di una violenza animale che nella maggior parte dei casi arriva dai tesserati, è inammissibile. Come abbiamo dimostrato che si possono difendere i confini, difenderemo i campi di calcio. Siamo di fronte a un'emergenza educativa, prima che securitaria. Lavoro da cinque mesi per presidiare i confini, non pensavo ci fossero da difendere anche i campi da calcio- continua Salvini- e i numeri dovrebbero far riflettere. Si parla di centinaia di aggressioni e ricoveri al pronto soccorso per ragazzi che hanno una passione, plaudo all'iniziativa di sospendere i campionati domenica nel Lazio sperando: che sia l'ultimo segnale da mandare prima dell'allarme".

Salvini e la frecciatina a Malagò

"Il calcio ha una funzione sociale ed educativa fondamentale a livello di base. E spero che a livello di Coni si mettano più soldi per il basso che per l'alto livello. Se mi sente Malagò si arrabbia ma se ne farà una ragione, è quello lo sport che mi interessa".

Giorgetti:”Aggressione ad arbitro non è caso isolato"

"Io e il ministro Salvini non sapevamo che quello dell'arbitro aggredito non è un caso isolato, ma un fenomeno diffuso: il mondo del calcio deve fare un esame di coscienza collettiva, servono più consapevolezza e idee nuove per risolvere il problema". Le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti. "Il calcio, oltre alla dimensione agonistica che interessa tutti, ne ha una che riguarda milioni di giovani praticanti: 600 mila partite esistono solo se c'è un arbitro che va ad arbitrarle.

Gravina: “Sanzioni più dure contro violenti”

Anche il neo numero 1 della Figc è allineato. "Basta negoziare sulla passione di questi ragazzi che hanno solo voglia di stare in campo e dare un contributo al mondo del calcio. Serve una pena certa per la violenza contro gli arbitri. Tutti devono sapere che chi sfiora un arbitro deve essere sanzionato con pene fino all'allontanamento dei colpevoli dal mondo del calcio. Non vogliamo più persone che generano questo tipo di fenomeni". Così Gravina, che promette che il tema della violenza contro gli arbitri “avrà priorità assoluta nel prossimo consiglio federale. Stiamo avviando un percorso di ampio rinnovamento, dobbiamo dare segnali immediati. Ci sarà anche una elevata sanzione per quanto riguarda la pena edittale di certi comportamenti: due mesi sono troppo pochi, dobbiamo cominciare a pensare a sanzioni nell'ordine di uno o due anni fino all'allontanamento dei violenti. Fermo restando che se ci sono responsabilità dirette o indirette in capo alle società dobbiamo intervenire", ha aggiunto Gravina.

Nicchi: “Non manderemo più al massacro nostri arbitri”

"Oggi siamo arrivati al punto zero, da qui dobbiamo ripartire per un calcio pulito e corretto, fatto di regole e comportamenti per tutti". Lo afferma il presidente dell'Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, nella conferenza stampa indetta al Viminale. "E' accaduto un episodio gravissimo. Il ragazzo ancora non sta bene, è in ospedale, ma sappiate che non è l'unico. E' arrivato il momento di voltare pagina. Non ne posso più, sono anni che lottiamo. L'Aia non accetta e non accetterà più di mandare al massacro i nostri ragazzi". Nicchi parla quindi di "violenze vigliacche che non sono accettabili: me lo chiedono i nostri ragazzi. Non è possibile che un ragazzo smetta di arbitrare per questo rischio".

Malagò: “Aggressione arbitro vicenda vergognosa”

"Nicchi ha la mia piena disponibilità e il pieno supporto su questa vergognosa vicenda che purtroppo con dinamiche, forme e gravità diverse si è ripetuta ancora una volta. Sono rimasto molto impressionato dalla violenza dell'episodio". 

La “buona” notizia, in A e B episodi violenza in calo

L'emergenza dei campi minori di calcio non si estende al mondo professionistico, dove "dall'inizio della stagione il trend delle violenze è in calo". E’ la fotografia che riporta il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Gli incontri con feriti, rispetto alla stagione precedente sono diminuiti da 32 a 14, i feriti tra i civili da 26 a 13, i feriti tra le forze dell'ordine da 33 a 16": per tutte e tre le tipologie, "un calo medio del 50%". In diminuzione anche "il numero degli steward feriti, da 4 a zero, e quello dei denunciati, da 298 a 173, e degli arrestati, da 45 a 7". Quanto ai daspo attualmente in vigore, ha concluso il ministro, "sono 6.738. Resta un bollettino di guerra ma il trend è decisamente positivo".