Il trequartista non ha rispettato le restrizioni imposte dal club e dal Governo concedendosi una festa di compleanno in un locale fino alle 1:30 di notte: "Ha commesso un errore che ad oggi non è più tollerabile", le parole del direttore sportivo dello Schalke
Il coronavirus sta mettendo in ginocchio anche la Germania, dove i contagi sono oltre 20mila e il Governo ha adottato delle misure estreme per contrastare l'emergenza. Si è fermata anche la Bundesliga, con i giocatori delle varie squadre chiamati a stare in casa come il resto delle persone. Non ha tuttavia rispettato questa indicazione Amine Harit, trequartista classe 1997 dello Schalke 04 (sette gol e altrettanti assist in stagione prima dello stop). Il marocchino ha infranto le regole concedendosi una festa di compleanno, nonostante il club gli avesse chiesto massima cautela e di seguire le precauzioni dettate dalle autorità per limitare i contagi. Il fatto è accaduto nella notte fra giovedì e venerdì ad Essen, dove uno Shisha-Bar che avrebbe dovuto chiudere alle 18 è rimasto aperto fino alle 1:30 di notte, quando la polizia - chiamata dagli abitanti del quartiere - è intervenuta, trovandosi davanti una dozzina di persone e lo stesso Harit in compagnia di un amico.
"Errore non tollerabile"
Il locale è stato prontamente svuotato e il titolare denunciato. Harit e gli altri clienti si sarebbero giustificati affermando di non essere a conoscenza del divieto di festeggiare un compleanno. Sulla questione è poi intervenuto il direttore tecnico dello Schalke, Jochen Schneider, che ha confermato l'accaduto: "Amine è andato lì con un amico – ha spiegato –. Ha commesso un errore che ha riconosciuto lui stesso. Gli ho spiegato nuovamente quanto sia seria la situazione attuale. Purtroppo in questo momento di crisi cose che fino a ieri erano normali oggi non sono più tollerabili. Amine è molto dispiaciuto, mi ha assicurato che non accadrà più".