Borussia Dortmund-Bayern Monaco, è Haaland contro Lewandowski: il confronto

ROBERT LEWANDOWSKI: 5 assist (3 in campionato, 2 in Champions)

Lewa "doppiato" quindi in materia di passaggi vincenti dalla rivelazione del Borussia Dortmund

GOL IN QUESTA CHAMPIONS LEAGUE

ERLING HAALAND: 10 gol in 8 partite

• 8 in 6 gare con il Salisburgo
• 2 in 2 gare con il Borussia Dortmund

ROBERT LEWANDOWSKI: 11 gol in 6 partite

Stavolta è invece il centravanti polacco a farsi preferire: nella competizione più importante, Lewa ha realizzato una rete in più disputando due gare in meno

MARCATURE MULTIPLE IN STAGIONE

ERLING HAALAND:

• 6 triplette
• 5 doppiette

ROBERT LEWANDOWSKI:

• 1 poker
• 1 tripletta
• 8 doppiette

SCARPA D'ORO

ERLING HAALAND: 4° posto

44 punti - 16 gol in Austria (coefficiente x 1.5) e 10 gol in Germania (coefficiente x 2)

ROBERT LEWANDOWSKI: 1° posto con Ciro Immobile

54 punti - 27 gol (coefficiente x 2)

Ripresa la Bundesliga con i due protagonisti subito a segno: vetta provvisoria per il bomber polacco, ma i giochi sono ancora aperti

A 20 ANNI

ERLING HAALAND: età ancora da compiere per il baby prodigio del Borussia Dortmund, 19enne che li festeggerà il prossimo 21 luglio. Certo è che alla prima vera stagione tra i professionisti, lui che aveva già convinto in precedenza con Molde e Salisburgo, Haaland sta lasciando davvero a bocca aperta

ROBERT LEWANDOWSKI: prossimo ai 32 anni in estate (li raggiungerà il 21 agosto), il bomber del Bayern Monaco cosa faceva a 20 anni? Lo troviamo allo Znicz Pruszkow, seconda divisione polacca dove si laureò capocannoniere con 21 gol in 32 partite e si trasferì al Lech Poznan. Diverso il palcoscenico rispetto ad Haaland, ma la facilità realizzativa era la stessa

PROFILO

ERLING HAALAND: potenza pura per il ragazzo figlio d’arte, fisico straripante (194 cm per 87 kg) ma anche velocità e una buona tecnica di base. Proprio in progressione senza palla ha già stupito in Champions League, lui che calcia col sinistro e di testa sfrutta agevolmente la sua statura. Positiva anche l’intesa coi compagni: terminale sì, ma non solo

ROBERT LEWANDOWSKI: non manca il fisico (184 cm per 80 kg), certo, ma più della struttura fisica è l'eleganza a distinguere il polacco in area di rigore. Bravo in tutti i fondamentali, intelligente tatticamente e più che funzionale nel gioco di squadra. Ma soprattutto è un attaccante prolifico: nelle ultime 5 stagioni, Lewa ha sempre raggiunto (talvolta superando) la quota di 40 gol stagionali

L'ARMA IN PIÙ

ERLING HAALAND: soffermandoci sulla stagione in corso, ciò che impressiona di Haaland è il suo impatto nei debutti: la prima volta in Champions lo vide segnare una tripletta al Genk con la maglia del Salisburgo, battesimo altrettanto esaltante in Europa con il Borussia (doppietta al PSG). E alla prima in Bundes segnò tre gol all’Augsburg. Ora il Klassiker lo attende

ROBERT LEWANDOWSKI: difficile paragonare due centravanti fenomenali considerando l’età e il primo vero impatto di Haaland tra i big. A fare la differenza nella sfida personale, tuttavia, è l'esperienza che premia il polacco oltre alla sua continuità realizzativa negli ultimi anni. Se l'ex Lewa impiegò tempo per imporsi a Dortmund, dall’avvento al Bayern è diventato una macchina da gol

IN NAZIONALE

ERLING HAALAND (2 presenze): vuoi per la giovanissima età e una parabola appena iniziata, Haaland ha debuttato con la Norvegia lo scorso 5 settembre contro Malta nelle qualificazioni a Euro 2020. Manca ancora il primo gol, in compenso ne aveva realizzati 9 all'Honduras nel 12-0 dell’ultimo Mondiale Under-20

ROBERT LEWANDOWSKI (61 gol in 112 presenze): decisamente diverso il bilancio di Lewa con la Polonia, lui che è già nella storia della sua Nazionale: nessuno come lui per match disputati (staccato Blaszczykowski) e reti segnate. Lubanski, fuori dalla Nazionale dal 1980, è lontano ben 13 reti dal leader assoluto Robert

ESULTANZE

ERLING HAALAND: alla ripresa della Bundesliga ha rispettato il distanziamento sociale, festa decisamente originale per un gol ritrovato contro lo Schalke a distanza di mesi. In precedenza, invece, Haaland aveva punito il Psg in Champions riservando un'esultanza zen che non passò inosservata: ribaltato il discorso qualificazione, i parigini lo "omaggiarono" con lo stesso trattamento

ROBERT LEWANDOWSKI: braccia incrociate con gli indici puntati oppure pugno contro pugno per il polacco, esultanze che ripete da anni ad ogni suo gol. Un marchio da fabbrica che ormai siamo abituati a vedere, d’altronde un mostro di continuità come lui non conosce davvero pausa sotto porta