Bonucci: "Sognavo di chiudere alla Juve, vorrei tornarci da allenatore"

l'intervista

L'ex difensore bianconero ha rilasciato una lunga intervista a 'Marca' ed è tornato a parlare della Juve: "Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo". Bonucci ha raccontato di essere stato in passato vicino al Real, squadra che l'Union Berlino stasera affronterà in Champions League (in diretta su Sky Sport 255 e in streaming su NOW)

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Dall'addio alla Juventus al suo futuro. Leonardo Bonucci si è raccontato a 'Marca', in una lunga intervista che abbraccia vari temi. A partire proprio dal club bianconero, che ha segnato buona parte della sua vita calcistica. "Tutti sapevano quale fosse il mio desiderio. Oggi sono più sereno, meno arrabbiato per quello che è successo. Bisogna andare avanti. Il mio passato alla Juve è stato meraviglioso. Volevo chiudere la mia carriera lì, ma non potrà andare così. Ogni settimana parlo con molti dei miei ex colleghi. Ciò fa capire che ero una persona importante nello spogliatoio: amicizia con i veterani e riferimento per i giovani". 

"Voglio fare l'allenatore, Juve parte cruciale della mia vita"

I suoi desideri futuri sono ancora legati alla Juve. "Se tornerò? È uno dei miei obiettivi. Voglio fare l’allenatore e se riuscissi a diventarlo nell’élite, la Juve è uno dei club che mi piacerebbe allenare. La Juventus è una parte cruciale della mia vita. Sono grato ad Andrea Agnelli, Marotta, Paratici e Nedved. E all’allenatore che più mi ha cambiato e aiutato a crescere: Antonio Conte".

"Sono stato molto vicino al Real Madrid..."

Ora è un giocatore dell'Union Berlino, in campo stasera in Champions contro il Real Madrid. Un club al quale Bonucci in passato è stato molto vicino. "Il più grande club del mondo. Ho una grande ammirazione e poi hanno un grande maestro in panchina come Ancelotti. C’è stato un momento in cui ero molto vicino a diventare un giocatore del Real Madrid. Era un sogno. Era l’estate del 2017, dopo che ci batterono in finale a Cardiff. Le trattative tra il mio agente e il Real Madrid si sono intensificate molto, ma non si è chiuso. È stato bello, anche se non sono arrivato".