Il tecnico viola recrimina ma non troppo per il primo gol del Lione e fa i complimenti al suo bomber. La Juve si aggrappa al capitano, che dice la sua sul turn-over: "Sto bene, posso stare anche in panchina una volta ogni sette-otto partite".
VIOLA DI RABBIA - Felicità mista a rammarico, queste le sensazioni di Cesare Prandelli al termine della sfida con il Lione, terminata in pareggio. "Peccato, perché eravamo sul 2-0 e, nonostante le pressioni, ci stavamo difendendo con ordine. Quando vinci 2-0 fuori casa bisogna avere ancora più lucidità. Noi avremmo dovuto avvisare l’arbitro o fare qualcosa, però era talmente evidente… pazienza".
Il tecnico viola appare comunque sereno e giudica positivamente la prima uscita in Champions: "Il debutto è stato buono, abbiamo fatto una buona partita. Siamo stati bravi nel ripartire, ad alzare la linea difensiva, ha lavorato bene il centrocampo, i ragazzi hanno disputato una buona partita. Abbiamo sofferto, ma sinceramente pensavo che avremmo sofferto molto di più".
Un punto prezioso, quindi, più che un'occasione persa, ma "quando vinci 2-0 fuori casa e prendi un gol così, perdi concentrazione, perdi la convinzione di portare a casa qualcosa di importante".
E' un Prandelli prodigo di complimenti per Gilardino, eroe della serata rovinata soltanto dall'episodio del primo gol dei francesi: "Quando un giocatore decide di venire a Firenze, lascia il Milan, una grande squadra, e viene a giocarsi di nuovo la possibilità di conquistarsi un posto in Nazionale… Penso che la vittoria sia sua. Lo ricordavo a Parma, è un giocatore che vede sempre la porta".
EMOZIONI IN BIANCO E NERO - Il ritorno in Europa della Vecchia Signora non offre calcio spettacolo ma è prodigo dal punto di vista emotivo: il gol partita che manda a casa i russi porta infatti la firma del capitano, Alex Del Piero, che esulta con una capriola che stupisce anche Cobolli Gigli: "Non l'avevo mai visto così contento dopo un gol, ha tirato fuori tutto il suo entusiasmo e tutta la sua voglia".
Molto contento anche Ranieri, che sottolinea l'importanza della vittoria parlando dell'avversario: "Lo Zenit è più in condizione di noi, è una squadra tonica, ha qualità e dietro pressano e ripartono. Noi siamo stati bravi a rallentarli. La partita è stata molto lavorata. Abbiamo patito il loro centrocampo a cinque, loro pressavano molto. E anche l'Olimpico è in uno stato pietoso, la palla non rimbalzava bene. Eravamo anche contratti all'inizio, poi siamo scesi nella nostra parte".
Il tecnico bianconero scioglie con una battuta le polemiche su Del Piero: "L'ho riscaldato bene, no?". Più esplicitamente ha poi commentato: "E' stato un gol liberatorio, era una partita difficilissima, ci voleva un colpo del genere. E il capitano lo aveva nelle corde".
Di poche parole, ma chiare, sul turnover: "Questa squadra è fatta per recuperare tutti per tutto l'anno. Siamo in buona forma. Quando stanno tutti bene posso ruotarli, ma se uno non sta in forma aspetto che ci ritorni".