Mourinho non si preoccupa: ''La vera Inter arriverà''
Champions LeagueAll'allenatore nerazzurro non è piaciuto il pari di S.Siro contro il Werder Brema, ma è fiducioso per il futuro: ''Ci qualificheremo al 100 per cento per gli ottavi di finale anche prima dell'ultima giornata''
"Il presidente e i tifosi hanno sempre ragione". José Mourinho sa come mitigare la propria spavalderia con buone dosi di autocritica e così, dopo il deludente pareggio della sua Inter contro il Werder Brema, china il capo di fronte alla ramanzina di Massimo Moratti, cui non è piaciuta la sua battuta sui milioni che guadagna, e anticipa i mugugni del popolo nerazzurro per una prestazione tutt'altro che scintillante.
"Abbiamo qualche problema in difesa", ammette Mourinho, per nulla soddisfatto di come si stanno comportando difesa e centrocampo, e preoccupato per l'infortunio di Materazzi: "Vorrei che il baricentro restasse più alto, con un pressing più avanzato, come è successo in amichevole quest'estate contro il Bayern Monaco. Invece la squadra tende a chiudersi dentro l'area, come in occasione del gol di Ronaldinho nel derby. Comunque - assicura il tecnico - la responsabilità non è dei giocatori che stanno lavorando duro, ma esclusivamente mia".
"Se Chivu fosse stato in condizione, Zanetti avrebbe potuto affiancare Muntari a centrocampo e sarebbe andata meglio", si rammarica l'allenatore interista, che invece non ha nulla da rimproverare ai suoi attaccanti. Ha apprezzato le combinazioni fra Ibrahimovic e Adriano e anche il supporto dei vari Muntari e Stankovic. In particolare loda il brasiliano che, dice, "è migliorato molto rispetto al derby, ha difeso la palla e fatto salire la squadra. Peccato che non regga ancora i 90'. Balotelli? "Beh, è Balotelli - commenta il tecnico - alterna momenti straordinari ad altri naif tipici di un calciatore di 18 anni, ma sono contento di lui".
"Se una squadra doveva vincere eravamo noi, ma il calcio è una questione di gol, e dobbiamo accettare il risultato", sintetizza con il solito pragmatismo Mourinho, prima di lanciare una sorta di proclama: "Ci qualificheremo al 100% agli ottavi di finale anche prima dell'ultima giornata. Se battiamo il Bologna sabato e poi l'Anorthosis ci troveremo in una situazione davvero positiva". Intanto stasera sono arrivati i primi fischi del pubblico del Meazza. "I tifosi hanno sempre ragione, anche quando non la penso come loro - è convinto Mourinho - Forse non sono contenti, ma non ho dubbi che la squadra arriverà presto. Su due partite di Champions, cinque di campionato e quella di Supercoppa ne abbiamo persa una sola: forse non saremo imbattibili, ma di certo - conclude - superarci è difficile".
A sfatare il sospetto che la sconfitta nel derby e questo pareggio possano lasciare strascichi di nervosismo ci pensa Javier Zanetti. "Ci mancherebbe altro - replica il capitano nerazzurro - abbiamo dimostrato che il derby è dimenticato". L'ultima parola spetta a Thomas Schaff, che ha approfittato dell'atteggiamento degli avversari per realizzare il suo piano: "Con tutto il rispetto per un'avversaria come l'Inter, in Champions - dice - bisogna cercare di portare via punti anche fuori casa".
"Abbiamo qualche problema in difesa", ammette Mourinho, per nulla soddisfatto di come si stanno comportando difesa e centrocampo, e preoccupato per l'infortunio di Materazzi: "Vorrei che il baricentro restasse più alto, con un pressing più avanzato, come è successo in amichevole quest'estate contro il Bayern Monaco. Invece la squadra tende a chiudersi dentro l'area, come in occasione del gol di Ronaldinho nel derby. Comunque - assicura il tecnico - la responsabilità non è dei giocatori che stanno lavorando duro, ma esclusivamente mia".
"Se Chivu fosse stato in condizione, Zanetti avrebbe potuto affiancare Muntari a centrocampo e sarebbe andata meglio", si rammarica l'allenatore interista, che invece non ha nulla da rimproverare ai suoi attaccanti. Ha apprezzato le combinazioni fra Ibrahimovic e Adriano e anche il supporto dei vari Muntari e Stankovic. In particolare loda il brasiliano che, dice, "è migliorato molto rispetto al derby, ha difeso la palla e fatto salire la squadra. Peccato che non regga ancora i 90'. Balotelli? "Beh, è Balotelli - commenta il tecnico - alterna momenti straordinari ad altri naif tipici di un calciatore di 18 anni, ma sono contento di lui".
"Se una squadra doveva vincere eravamo noi, ma il calcio è una questione di gol, e dobbiamo accettare il risultato", sintetizza con il solito pragmatismo Mourinho, prima di lanciare una sorta di proclama: "Ci qualificheremo al 100% agli ottavi di finale anche prima dell'ultima giornata. Se battiamo il Bologna sabato e poi l'Anorthosis ci troveremo in una situazione davvero positiva". Intanto stasera sono arrivati i primi fischi del pubblico del Meazza. "I tifosi hanno sempre ragione, anche quando non la penso come loro - è convinto Mourinho - Forse non sono contenti, ma non ho dubbi che la squadra arriverà presto. Su due partite di Champions, cinque di campionato e quella di Supercoppa ne abbiamo persa una sola: forse non saremo imbattibili, ma di certo - conclude - superarci è difficile".
A sfatare il sospetto che la sconfitta nel derby e questo pareggio possano lasciare strascichi di nervosismo ci pensa Javier Zanetti. "Ci mancherebbe altro - replica il capitano nerazzurro - abbiamo dimostrato che il derby è dimenticato". L'ultima parola spetta a Thomas Schaff, che ha approfittato dell'atteggiamento degli avversari per realizzare il suo piano: "Con tutto il rispetto per un'avversaria come l'Inter, in Champions - dice - bisogna cercare di portare via punti anche fuori casa".