Champions, capitolo V. Per molti è la prova della verità

Champions League
Giuseppe Rossi è nato a Teaneck, negli USA, il 1° febbraio 1987
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La penultima giornata della fase a gironi darà le prime sentenze definitive: nel gruppo E Villarreal e Manchester Utd si giocano il primato in un match tutto da seguire. In dubbio Cristiano Ronaldo, non mancherà invece Giuseppe Rossi

Alcuni a tutto gas, altri con andatura turistica. Altri ancora col freno a mano tirato. Torna la Champions con la quinta giornata - la penultima della fase a gironi - e le grandi d'Europa si avvicinano a questo attesissimo appuntamento con stati d'animo diversi.
Nel girone E, per esempio, a tenere banco sarà il big match Villarreal-Manchester United, tra l'altro affidato al fischietto italiano Rosetti. I due club si dividono il vertice della classifica a quota otto punti, ma se la squadra di Ferguson viene da uno 0-0 in Premier con l'Aston Villa, quella di Giuseppe Rossi è reduce da un pesantissimo 3-0 subito nella Liga, in casa e al cospetto di un Valladolid non certo irresistibile. Un ko tanto inatteso quanto pericoloso sotto l'aspetto mentale, che ha fatto scivolare la squadra di Pellegrini al terzo posto il classifica alle spalle della capolista Barcellona e del Real Madrid. Al Madrigal, però, si presenterà uno United alle prese con tanti infortuni ma soprattutto col dubbio Cristiano Ronaldo. Il portoghese, toccato duro nel corso della partita con l'Aston Villa e costretto a lasciare il campo, potrebbe anche non recuperare: "La sua gamba non è al meglio - ha detto Ferguson commentando i problemi fisici del suo fuoriclasse - e al momento non sono in grado di dire se sarà disponibile o meno per la Champions". Cristiano Ronaldo, in attesa di una decisione definitiva, farà comunque parte della spedizione spagnola, ma non ci saranno Scholes, Berbatov, Neville e van der Sar, tutti rimasti a Manchester.

Di tutt'altro tenore l'altro match del gruppo, dove Alboorg e Celtic Glasgow, a meno di imprevedibili stravolgimenti, si giocheranno la terza piazza, utile per un posto in Uefa. Proprio come la Steaua Bucarest, che nel girone F - quello della Fiorentina - sarà impegnato in Baviera con un Bayer Monaco alle prese con la grana Podolski ("Ho detto ai dirigenti che voglio andar via già quest'inverno"). I romeni, ultimi in classifica con un solo punto, in Germania si giocheranno le loro ultime chances di rimanere in Europa. Per ottenere il visto almeno per l'Uefa, però, dovranno battere i bavaresi di Toni, impresa decisamente ardua, e sperare in un ko - o almeno in un pareggio - dei viola con il Lione.

Martedì intenso anche nel gruppo G, dove la capolista Arsenal, in Premier reduce da due sconfitte consecutive (con Aston Villa in casa e Manchester City in trasferta), a Londra spera in un successo sulla Dinamo Kiev per dimenticare i dispiaceri del campionato e consolidare la prima piazza in classifica. Con un desiderio: che il Porto, secondo con due punti di ritardo, a Istanbul col Fenerbahce incappi in una serata poco felice. Più o meno quello che si augura la Juve, che nel gruppo H sarà impegnata fuori casa a San Pietroburgo con l'obiettivo di avere anche la certezza del primo posto nel girone. Un orecchio quindi sarà anche in Bielorussia, dove il Bate Borisov se la vedrà con un ritrovato Real Madrid, volato a Minsk senza gli infortunati van Nistelrooy, Robben, Diarra, Cannavaro e Higuain. Assenze pesanti, che però non hanno impedito alla squadra di Schuster, fino a pochi giorni fa dato per spacciato, di battere in campionato il Recreativo e portarsi a tre punti dal Barcellona.