Mourinho non si nasconde: "E' tutta colpa mia"
Champions LeagueL'allenatore dell'Inter si assume la responsabilità per la sconfitta casalinga di Champions League contro il Panathinaikos: "Non sono stato sufficientemente bravo per influenzare positivamente la mia squadra, la vittoria dei greci è meritata"
COMMENTA NEL FORUM DELL'INTER
"E' tutta colpa mia". José Mourihno si assume tutta la responsabilità per la sconfitta casalinga di Champions League contro il Panathinaikos confermando di preferire sempre la difesa ad oltranza della squadra, esponendosi in prima persona e prendendosi le colpe. Eppure, alla vigilia aveva detto chiaramente che temeva questa partita, soprattutto temeva l'approccio della sua squadra. "Non sono stato sufficientemente bravo per influenzare positivamente la mia squadra, non ho avuto la capacità di trascinare la mia squadra per fare oggi una grande gara -ha detto Mourinho facendo mea culpa-. La squadra non ha giocato bene, la vittoria del Panathinaikos è assolutamente meritata. Loro sono stati molto più concentrati, hanno avuto un grande atteggiamento, in difesa sono stati molto compatti, mentre per quanto riguarda noi dal 1' ho visto che non era la nostra partita. Si vedeva che alcuni avevano le gambe pesanti e la testa troppo lenta. In Europa abbiamo iniziato forte vincendo fuori casa contro il Panathinaikos, evento fondamentale e motivo per il quale oggi siamo comunque qualificati; poi nelle altre gare non abbiamo giocato bene e quindi siamo qualificati perché il nostro girone è un po' fuori del normale. La mia esperienza dice che per fare bene devi arrivare forte quando c'è lo scontro diretto, ma non meritavamo oggi dopo questa sconfitta di avere la tranquillità di essere qualificati in vista della gara di Brema. Questa è fortuna, non quella del Panathinaikos".
Il tecnico dell'Inter, malgrado tutto questo, manda un messaggio ai tifosi affinché sostengano comunque la propria squadra in vista del match di campionato in programma domenica con il Napoli e non pensa che si debba chiedere scusa. "I giocatori dell'Inter sono brave persone, l'Inter ha la fortuna di avere un gruppo di giocatori che comunque giocano sono veramente professionisti, amici, che sentono nel cuore la maglia dell'Inter, che sono innamorati di questa società, arrivano ad Appiano con gioia ogni giorno, è una vera famiglia, in questo momento preferisco dire che dopo la grande soddisfazione di sabato, oggi vivono un momento triste, ma chiedere scusa credo sia giusto farlo quando non siamo progfessionisti, ma sbagliando avendo fatto tutto il possibile ci può stare. Quindi meritano che domenica contro il Napoli ci sia San Siro pieno, tutto sommato siamo comunque qualificati anche se con un po' di fortuna, ma in campionato senza fortuna siamo primi. Per questo, li vorrei vicino alla squadra, anche perché sono sempre convinto che possiamo vincere la Champions".
"E' tutta colpa mia". José Mourihno si assume tutta la responsabilità per la sconfitta casalinga di Champions League contro il Panathinaikos confermando di preferire sempre la difesa ad oltranza della squadra, esponendosi in prima persona e prendendosi le colpe. Eppure, alla vigilia aveva detto chiaramente che temeva questa partita, soprattutto temeva l'approccio della sua squadra. "Non sono stato sufficientemente bravo per influenzare positivamente la mia squadra, non ho avuto la capacità di trascinare la mia squadra per fare oggi una grande gara -ha detto Mourinho facendo mea culpa-. La squadra non ha giocato bene, la vittoria del Panathinaikos è assolutamente meritata. Loro sono stati molto più concentrati, hanno avuto un grande atteggiamento, in difesa sono stati molto compatti, mentre per quanto riguarda noi dal 1' ho visto che non era la nostra partita. Si vedeva che alcuni avevano le gambe pesanti e la testa troppo lenta. In Europa abbiamo iniziato forte vincendo fuori casa contro il Panathinaikos, evento fondamentale e motivo per il quale oggi siamo comunque qualificati; poi nelle altre gare non abbiamo giocato bene e quindi siamo qualificati perché il nostro girone è un po' fuori del normale. La mia esperienza dice che per fare bene devi arrivare forte quando c'è lo scontro diretto, ma non meritavamo oggi dopo questa sconfitta di avere la tranquillità di essere qualificati in vista della gara di Brema. Questa è fortuna, non quella del Panathinaikos".
Il tecnico dell'Inter, malgrado tutto questo, manda un messaggio ai tifosi affinché sostengano comunque la propria squadra in vista del match di campionato in programma domenica con il Napoli e non pensa che si debba chiedere scusa. "I giocatori dell'Inter sono brave persone, l'Inter ha la fortuna di avere un gruppo di giocatori che comunque giocano sono veramente professionisti, amici, che sentono nel cuore la maglia dell'Inter, che sono innamorati di questa società, arrivano ad Appiano con gioia ogni giorno, è una vera famiglia, in questo momento preferisco dire che dopo la grande soddisfazione di sabato, oggi vivono un momento triste, ma chiedere scusa credo sia giusto farlo quando non siamo progfessionisti, ma sbagliando avendo fatto tutto il possibile ci può stare. Quindi meritano che domenica contro il Napoli ci sia San Siro pieno, tutto sommato siamo comunque qualificati anche se con un po' di fortuna, ma in campionato senza fortuna siamo primi. Per questo, li vorrei vicino alla squadra, anche perché sono sempre convinto che possiamo vincere la Champions".