"Times": Uefa, no alla finale a Roma. Alemanno non ci sta
Champions LeagueIl quotidiano britannico propone una petizione per spingere la Uefa a spostare la finale di Champions League, in programma all'Olimpico il 27 maggio. Il sindaco della Capitale risponde con una lettera: "Campagna ingenerosa e denigratoria"
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"Dite no a Roma. Dite no alla città degli accoltellamenti". Il "Times" propone sul proprio sito una petizione per spingere la Uefa a spostare la finale di Champions League: il match è in programma a Roma il 27 maggio. "Noi chiediamo che la sede venga cambiata per la sicurezza dei tifosi", si legge sull'edizione online del quotidiano. "Dite no a Roma. Dite no alla città degli accoltellamenti. Dite no a Michel Platini (presidente della Uefa, ndr). Aderite alla nostra campagna per indurre la Uefa a spostare la finale di Champions League, noi inoltreremo i risultati alla Uefa", si legge nel testo.
"Quante persone devono essere accoltellate a Roma prima che la Uefa decida di trasferire la finale?", si chiede ancora il "Times", che fa riferimento in particolare agli episodi di cronaca nera che negli ultimi anni hanno coinvolto tifosi inglesi in trasferta nella capitale italiana. La campagna del "Times" è stata lanciata a poche ore dal sorteggio dei quarti di finale del più importante torneo continentale per club. Tra le 8 squadre ancora in lizza in Champions League ci sono 4 team inglesi, 2 spagnoli, 1 tedesco e 1 portoghese.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inviato una lettera al direttore del "Times" in merito alla campagna lanciata dal sito internet del quotidiano che parlava dell'"inadeguatezza" di una città come Roma a ospitare la finale di Champions League. E' quanto riferisce una nota del Comune di Roma. Questo il testo della lettera scritta dal primo cittadino della Capitale: "Egregio Direttore, Mi permetto di rivolgermi a Lei a seguito della 'campagna' apparsa sull'edizione online del giornale da Lei diretto sulla presunta inadeguatezza di Roma ad ospitare la finale della Champions League. Una campagna, a mio giudizio, semplicemente ingenerosa e denigratoria. Infatti, la scelta di Roma quale sede per la Finale di Maggio è stata presa dall'Uefa dopo lunga e attenta riflessione e ribadita anche dal segretario generale David Taylor. Aspetto, questo, totalmente ignorato nel Vostro articolo e che chiama in causa direttamente i massimi organi di governo del calcio europeo. Mi preme inoltre far presente, in risposta a quanto riportato nel Vostro articolo, che, digitando su Google le parole 'Londra' e 'accoltellato', risultano ben 2.850.000 pagine, dieci volte tanto quelle che appaiono su Roma. Già solo questo dato comprova, al di là di ogni ragionevole dubbio, la pretestuosità delle affermazioni contenute nell'articolo. Inoltre, non solo non è la prima volta che Roma ospita la finale di Champions, ma, in previsione di questo evento, da mesi, la Città e le istituzioni competenti - in primo luogo le Forze dell'Ordine e i Vigili Urbani - si stanno preparando per farsi trovare pronte per questo importante appuntamento. Nelle passate edizioni la Capitale d'Italia si è distinta per correttezza e regolarità nello svolgimento di eventi sportivi. Non esiste alcuna ragione per non credere che anche questa volta sarà lo sport il vero vincitore della giornata e a prevalere sarà la voglia di partecipare a un evento internazionale di grande portata. Del resto, aggiungo, che in occasione del Sei Nazioni di Rugby la Città ha già dato prova, ieri e non anni fa, di essere accogliente ed ospitale".
"Dite no a Roma. Dite no alla città degli accoltellamenti". Il "Times" propone sul proprio sito una petizione per spingere la Uefa a spostare la finale di Champions League: il match è in programma a Roma il 27 maggio. "Noi chiediamo che la sede venga cambiata per la sicurezza dei tifosi", si legge sull'edizione online del quotidiano. "Dite no a Roma. Dite no alla città degli accoltellamenti. Dite no a Michel Platini (presidente della Uefa, ndr). Aderite alla nostra campagna per indurre la Uefa a spostare la finale di Champions League, noi inoltreremo i risultati alla Uefa", si legge nel testo.
"Quante persone devono essere accoltellate a Roma prima che la Uefa decida di trasferire la finale?", si chiede ancora il "Times", che fa riferimento in particolare agli episodi di cronaca nera che negli ultimi anni hanno coinvolto tifosi inglesi in trasferta nella capitale italiana. La campagna del "Times" è stata lanciata a poche ore dal sorteggio dei quarti di finale del più importante torneo continentale per club. Tra le 8 squadre ancora in lizza in Champions League ci sono 4 team inglesi, 2 spagnoli, 1 tedesco e 1 portoghese.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha inviato una lettera al direttore del "Times" in merito alla campagna lanciata dal sito internet del quotidiano che parlava dell'"inadeguatezza" di una città come Roma a ospitare la finale di Champions League. E' quanto riferisce una nota del Comune di Roma. Questo il testo della lettera scritta dal primo cittadino della Capitale: "Egregio Direttore, Mi permetto di rivolgermi a Lei a seguito della 'campagna' apparsa sull'edizione online del giornale da Lei diretto sulla presunta inadeguatezza di Roma ad ospitare la finale della Champions League. Una campagna, a mio giudizio, semplicemente ingenerosa e denigratoria. Infatti, la scelta di Roma quale sede per la Finale di Maggio è stata presa dall'Uefa dopo lunga e attenta riflessione e ribadita anche dal segretario generale David Taylor. Aspetto, questo, totalmente ignorato nel Vostro articolo e che chiama in causa direttamente i massimi organi di governo del calcio europeo. Mi preme inoltre far presente, in risposta a quanto riportato nel Vostro articolo, che, digitando su Google le parole 'Londra' e 'accoltellato', risultano ben 2.850.000 pagine, dieci volte tanto quelle che appaiono su Roma. Già solo questo dato comprova, al di là di ogni ragionevole dubbio, la pretestuosità delle affermazioni contenute nell'articolo. Inoltre, non solo non è la prima volta che Roma ospita la finale di Champions, ma, in previsione di questo evento, da mesi, la Città e le istituzioni competenti - in primo luogo le Forze dell'Ordine e i Vigili Urbani - si stanno preparando per farsi trovare pronte per questo importante appuntamento. Nelle passate edizioni la Capitale d'Italia si è distinta per correttezza e regolarità nello svolgimento di eventi sportivi. Non esiste alcuna ragione per non credere che anche questa volta sarà lo sport il vero vincitore della giornata e a prevalere sarà la voglia di partecipare a un evento internazionale di grande portata. Del resto, aggiungo, che in occasione del Sei Nazioni di Rugby la Città ha già dato prova, ieri e non anni fa, di essere accogliente ed ospitale".