Messi: "La Champions il mio più grande desiderio"
Champions LeagueL'asso argentino del Barcellona sarà uno dei protagonisti, insieme a Cristiano Ronaldo, della finale di Roma contro il Manchester United: "La vittoria di tre anni fa non l'ho festeggiata perché non giocavo, ora è giunto il momento"
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La sua prima finale di Champions, Leo Messi l'ha vista dalla tribuna dello Stade de France. Trattato da Rijkaard come un diciottenne qualsiasi della "cantera", accucciato in poltroncina mentre Eto'o e Belletti battevano l'Arsenal. Così arrabiato, poi, da non scendere in campo per la festa, "non sentivo di farne parte". Tre anni dopo il piccolo Messi è considerato il miglior giocatore del mondo, e mercoledì a Roma sarà in campo, nella partita dell'anno contro il Manchester United. "Ora so che quella volta avrei dovuto festeggiare - dice Messi al sito della Uefa - perché non sono molti i giocatori che hanno l'opportunità di vincere la Champions League. E' un trofeo speciale, ma è anche vero che se vuoi vincerlo devi fare bene tutta la stagione. E' una bellissima opportunità poter giocare ogni partita, ma sarebbe ancora più bello vincere la finale ed essere in campo".
Stavolta il Barcellona è in finale soprattutto per lui, in corsa per diventare il più giovane capocannoniere del torneo. L'anno scorso il cammino del Barca si fermò in semifinale, proprio contro il muro del Manchester. "Ci hanno aspettato per sorprenderci in contropiede - ricorda l'attaccante argentino - Ma una finale è diversa e loro giocheranno in modo più aggressivo, come hanno fatto per tutta la stagione. Sono tutti giocatori di qualità. Credo che sarà una gara aperta, e speriamo che lo sia di più della semifinale contro il Chelsea".
Partita nella partita: Cristiano Ronaldo contro Messi... Chi vince? "Chiunque ami il calcio non può che ammirare Cristiano Ronaldo, ma la finale dipenderà da due grandi squadre e non dai singoli. Non è una sfida tra me e lui. Vogliamo entrambi essere campioni, ognuno con la propria squadra, e alzare la coppa. Vincere la Champions League è quello che mi interessa più di ogni altra cosa, è il mio più grande desiderio".
La sua prima finale di Champions, Leo Messi l'ha vista dalla tribuna dello Stade de France. Trattato da Rijkaard come un diciottenne qualsiasi della "cantera", accucciato in poltroncina mentre Eto'o e Belletti battevano l'Arsenal. Così arrabiato, poi, da non scendere in campo per la festa, "non sentivo di farne parte". Tre anni dopo il piccolo Messi è considerato il miglior giocatore del mondo, e mercoledì a Roma sarà in campo, nella partita dell'anno contro il Manchester United. "Ora so che quella volta avrei dovuto festeggiare - dice Messi al sito della Uefa - perché non sono molti i giocatori che hanno l'opportunità di vincere la Champions League. E' un trofeo speciale, ma è anche vero che se vuoi vincerlo devi fare bene tutta la stagione. E' una bellissima opportunità poter giocare ogni partita, ma sarebbe ancora più bello vincere la finale ed essere in campo".
Stavolta il Barcellona è in finale soprattutto per lui, in corsa per diventare il più giovane capocannoniere del torneo. L'anno scorso il cammino del Barca si fermò in semifinale, proprio contro il muro del Manchester. "Ci hanno aspettato per sorprenderci in contropiede - ricorda l'attaccante argentino - Ma una finale è diversa e loro giocheranno in modo più aggressivo, come hanno fatto per tutta la stagione. Sono tutti giocatori di qualità. Credo che sarà una gara aperta, e speriamo che lo sia di più della semifinale contro il Chelsea".
Partita nella partita: Cristiano Ronaldo contro Messi... Chi vince? "Chiunque ami il calcio non può che ammirare Cristiano Ronaldo, ma la finale dipenderà da due grandi squadre e non dai singoli. Non è una sfida tra me e lui. Vogliamo entrambi essere campioni, ognuno con la propria squadra, e alzare la coppa. Vincere la Champions League è quello che mi interessa più di ogni altra cosa, è il mio più grande desiderio".