Ibrahimovic a Milano cerca vendetta: sarà un gran match

Champions League
Zlatan Ibrahimovic bacia la nuova maglia, quella del Barcellona: i tifosi dell'Inter lo aspettano...
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Zlatan è nella sua vecchia città, dove domani sfiderà l'Inter con il Barça nella prima gara di Champions. "E' una buona sensazione tornare qui, loro stanno facendo bene". E i tifosi nerazzurri: né insulti né applausi per lui. IL FANTACAMPIONI E LE FOTO

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Ibra è tornato. Zlatan Ibrahimovic
è tornato a Milano, dove domani sfiderà l'Inter con il suo Barcellona nella prima gara della Champions League. Lo svedese è sbarcato a Malpensa con i compagni poco dopo le 12.30. "E' una buona sensazione tornare a Milano - ha detto - sarà una grande partita".

Alla domanda se abbia seguito l'inizio di stagione dell'Inter ha risposto: "Non ho visto le partite, ma ho visto i risultati, sta facendo molto bene". E sull'ottimo rendimento di Samuel Eto'o ha aggiunto: "Sono contento per lui". A Ibrahimovic è stato infine chiesto che accoglienza si aspetta dai tifosi. "Niente - ha replicato -. Se parlano bene di me, sono contento". Il Barcellona ha lasciato Malpensa a bordo di un pullman diretto all'albergo. Dopo le 18 a San Siro ci sarà la  conferenza stampa dell'allenatore Guardiola e del capitano Carles Pujol. Alle 19 l'allenamento allo stadio Meazza.

I tifosi a Ibra: niente fischi e...niente applausi. In una parola: indifferenza. Questa la direttiva della Curva Nord interista ai propri membri in vista del ritorno al Meazza di Zlatan Ibrahimovic, che domani sera sfiderà per la prima volta la sua ex squadra con la maglia del Barcellona nella prima gara di Champions League.

Nei giorni scorsi la Curva ha deciso che durante la gara "non vi sarà quindi alcuna considerazione per il ritorno di Ibrahimovic. Ibra non ha mai capito l'affetto che abbiamo sempre provato per lui e per ciò che ha fatto per l'Inter per tutto il corso della sua permanenza nerazzurra".

"In occasione degli ultimi incontri avuti con lui prima della cessione al Barca - si legge sul sito della Curva Nord - ha sempre ribadito come fosse un professionista e fosse sempre pronto a lottare per la maglia che avrebbe indossato a prescindere dai colori. Questo 'rispettabile' atteggiamento professionale ha consentito all'Inter di ottenere immensi risultati sul campo e non possiamo che essergliene riconoscenti; ma per noi una maglia non vale l'altra e per questo non possiamo certo tributargli alcun bentornato come invece meriterebbe qualunque ex-giocatore che avesse dimostrato un minimo di riconoscenza a chi l'ha sempre sostenuto".

Un gestaccio del campione svedese in una delle sue ultime partite in nerazzurro ha segnato il rapporto con il tifo organizzato, che ora promette di trattarlo "alla stessa stregua di ciò che è adesso: un avversario come gli altri 10 che affronteranno la Nostra amata Inter".

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