Mou: "Siamo in difficoltà. A Kiev dobbiamo vincere"
Champions LeagueIl tecnico dell'Inter spiega così il 2-2 di San Siro contro la Dinamo: "Campionato e Champions sono due cose diverse. La distanza tra paradiso e inferno è corta. Ma noi non siamo all'inferno". GUARDA GRATIS TUTTI I GOL DELLA CHAMPIONS SU SKY.it
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Dell'Inter travolgente in campionato contro il Genoa non c'è traccia e contro la Dinamo Kiev arriva il terzo pareggio consecutivo in Champions League: "Si tratta di due competizioni completamente diverse - spiega il tecnico nerazzurro, José Mourinho - due stili di gioco diversi. Nel calcio, poi, la distanza tra il paradiso e l'inferno è corta. Non siamo all'inferno, ma siamo in difficoltà e ora à obbligatorio andare a vincere a Kiev".
"Con tutto il rispetto per il nostro avversario - prosegue - penso che sarà più facile per noi giocare fuori. L'atteggiamento della squadra mi è piaciuto, ma c'è stata poca concentrazione sulle palle inattive. Abbiamo studiato bene l'avversario, ma abbiamo preso due gol che non mi piacciono e la squadra ha perso la posizione in campo contro un avversario super veloce in contropiede".
Fedele alla sua immagine, Mou non si nasconde dietro un dito: "Non cerco scuse, Samuel ha avuto le sue difficoltà, così come Lucio e poche volte sbagliano. Eto'o ha fatto un grande sforzo per giocare, Suazo non è stato fortunato. La squadra ha lavorato tanto ma non è stato sufficiente. Loro sono bravi e noi lo sapevamo. Sheva sta bene e ci sono
giocatori fisicamente molto forti".
Adesso il Gruppo F vede tre squadre a 4 punti e l'Inter a tre. "E' un girone molto equilibrato, ma non è una scusa per noi che abbiamo l'obbligo di occupare uno dei primi due posti. Dobbiamo andare a Kiev per vincere - suona la carica Mourinho - e ho più fiducia in quella partita. Il Barcellona? E' campione d'Europa, nessuno si aspettava che poteva avere 4 punti, però è la realta. Il prossimo turno con Kazan-Barcellona e Dinamo-Inter puo' lasciare qualcuno fuori".
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Dell'Inter travolgente in campionato contro il Genoa non c'è traccia e contro la Dinamo Kiev arriva il terzo pareggio consecutivo in Champions League: "Si tratta di due competizioni completamente diverse - spiega il tecnico nerazzurro, José Mourinho - due stili di gioco diversi. Nel calcio, poi, la distanza tra il paradiso e l'inferno è corta. Non siamo all'inferno, ma siamo in difficoltà e ora à obbligatorio andare a vincere a Kiev".
"Con tutto il rispetto per il nostro avversario - prosegue - penso che sarà più facile per noi giocare fuori. L'atteggiamento della squadra mi è piaciuto, ma c'è stata poca concentrazione sulle palle inattive. Abbiamo studiato bene l'avversario, ma abbiamo preso due gol che non mi piacciono e la squadra ha perso la posizione in campo contro un avversario super veloce in contropiede".
Fedele alla sua immagine, Mou non si nasconde dietro un dito: "Non cerco scuse, Samuel ha avuto le sue difficoltà, così come Lucio e poche volte sbagliano. Eto'o ha fatto un grande sforzo per giocare, Suazo non è stato fortunato. La squadra ha lavorato tanto ma non è stato sufficiente. Loro sono bravi e noi lo sapevamo. Sheva sta bene e ci sono
giocatori fisicamente molto forti".
Adesso il Gruppo F vede tre squadre a 4 punti e l'Inter a tre. "E' un girone molto equilibrato, ma non è una scusa per noi che abbiamo l'obbligo di occupare uno dei primi due posti. Dobbiamo andare a Kiev per vincere - suona la carica Mourinho - e ho più fiducia in quella partita. Il Barcellona? E' campione d'Europa, nessuno si aspettava che poteva avere 4 punti, però è la realta. Il prossimo turno con Kazan-Barcellona e Dinamo-Inter puo' lasciare qualcuno fuori".
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