Il Milan vIbra, Boateng morde. Bate sconfitto 2-0

Champions League
Zlatan Ibrahimovic in gol contro il Bate Borisov (Getty)

La squara di Allegri ottiene importanti risposte nella terza gara di Champions sconfiggendo i bielorussi grazie a due prodezze rispettivamente dell'attaccante e del centrocampista. Bene Cassano, Aquilani e Taiwo. La qualificazione è a un passo. IL VIDEO

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MILAN-BATE BORISOV 2-0

32' Ibrahimovic, 70' Boateng

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di AUGUSTO DE BARTOLO

La gara con il Viktoria portata a casa con fatica e sofferenza due settimane fa induceva a un certo rispetto per l'avversario di turno. Quel Bate Borisov incontrato 10 anni fa e liquidato con un attivo di sei gol nei due match che, oltre alla vittoria, valsero l'acquisto, non granché riuscito, di un certo Vitaly Kutuzov. La squadra bielorussa si presentava a San Siro con un'esperienza accresciuta dalle tante gare europee disputate in questi anni, ma dopo la "manita" rimediata al Camp Nou contro un Barcellona rullo compressore. Non per questo senza credenziali sufficienti a guadagnarsi con onore la scena del Meazza.

Il Milan doveva confermare la rinascita certificata dal successo in campionato sul Palermo e superare il test internazionale per poter cancellare gli ultimi dubbi e perplessità. Quelli sulla scaduta voglia di vincere di Ibra sono stati riposti nel cassetto grazie alla zampata dello svedese che ha aperto il match. La gara di Cassano ha confermato il buon momento di forma del campione di Bari Vecchia, e poi il rientro di Boateng, con prodezza balistica finita quasi all'incrocio dei pali, per il gol del raddoppio, ha detto molto: il Milan c'è, nel corpo e nello spirito.

Allegri non se l'è sentita di rischiare una squadra super sbilanciata con Ibra-Cassano-Robinho-Boateng e ha preferito dare spazio a metà campo ad Aquilani a cui il ruolo di interno calza a pennello, certamente meglio di quello di trequartista. E proprio l'ex Liverpool ha dato prova della sua classe attraverso corsa, qualità e pericolosità dalla distanza. Nocerino si è confermato nel lavoro sporco, un po' meno il sempre compassato ma saggio Van Bommel.

In difesa l'assenza di Thiago Silva non si è fatta sentire e la nota lieta è stata Taiwo il quale ha ripagato con una prestazione positiva la fiducia concessagli dal tecnico. Bene nelle due fasi, attacco e difesa, preso sotto l'ala protettiva da un Nesta prodigo di consigli per la copertura, intraprendente nelle spinte offensive con due tiri pericolosi all'attivo.

Robinho, entrato nella ripresa, ha manifestato passi in avanti sotto il profilo della condizione fisica, Mexes (pochi minuti in campo) va ancora testato ma l'impressione è che sarà una pedina fondamentale nello scacchiere rossonero. Il Milan ha pronte quasi tutte le frecce (manca solo Pato), ora toccherà centrare i bersagli.

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