Diavolo, stai attento a Cakir. Il turco dal rosso facile
Champions LeagueNon si scherza con l'arbitro di Psv Eindhoven-Milan, andata dei playoff di Champions League. Assicuratore fuori dal campo, assicuratore - ma di cartellini - in campo. Un pericolo in più da cui gli uomini di Allegri dovranno guardarsi seriamente
Balotellate severamente vietate. Non si scherza con il turco Cuneyt Cakir, sarà lui l'arbitro di PSV Eindhoven-Milan, andata dei playoff di Champions League. Assicuratore fuori dal campo, assicuratore - ma di cartellini - in campo. Cakir non guarda in faccia a nessuno, per farsi espellere da lui può bastare davvero poco. Chiedere proprio a Balotelli per credere, quando con il suo Manchester City nell'Europa League del 2011 contro la Dinamo Kiev fu buttato fuori per un fallo a gamba tesa su Popov.
L'arbitro turco non perdona, il curriculum parla da sé: alla prima partita internazionale, un Vaduz-Ujpest del 2006, nove ammonizioni e due espulsioni. Nessuna pietà, anche nella sua Turchia, dove i giocatori del Galatasaray in una sfida contro il Fenerbahce nell'ultimo anno arrivarono a mettergli le mani addosso. Cakir intanto è selezionato tra i possibili arbitri per il prossimo Mondiale in Brasile, nonostante le polemiche che lo hanno coinvolto in Champions League. La Juventus lo ha incrociato nel 3-0 al Chelsea, al di là delle ammonizioni è filata liscia; scintille invece con Fabregas in Benfica-Barça, poi anche un'espulsione a Busquets. Ma al Camp Nou un anno prima, nel 2012, ha fatto discutere non poco l'espulsione a Terry, nella semifinale tra Chelsea e Barcellona. Chelsea che lo ha incrociato nuovamente nella finalissima dell'ultimo Mondiale per Club, persa contro il Corinthians. Anche qui, l'espulsione non è mancata, con Cakir è quasi una tassa: vittima, Gary Cahill.
Ma è andata decisamente peggio al Manchester United, qualche mese fa, nella sfida con il Real Madrid per la vera cartolina di Cakir. Il cartellino rosso a Nani ha fatto andare su tutte le furie persino Sir Alex Ferguson. "Difficile continuare a credere alla buona fede", furono le sue parole. L'Uefa ha sospeso Cakir, adesso con Psv-Milan il turco è pronto al rientro a livello internazionale. Con i cartellini sempre pronti. E un pericolo in più da cui gli uomini di Allegri dovranno guardarsi seriamente.
L'arbitro turco non perdona, il curriculum parla da sé: alla prima partita internazionale, un Vaduz-Ujpest del 2006, nove ammonizioni e due espulsioni. Nessuna pietà, anche nella sua Turchia, dove i giocatori del Galatasaray in una sfida contro il Fenerbahce nell'ultimo anno arrivarono a mettergli le mani addosso. Cakir intanto è selezionato tra i possibili arbitri per il prossimo Mondiale in Brasile, nonostante le polemiche che lo hanno coinvolto in Champions League. La Juventus lo ha incrociato nel 3-0 al Chelsea, al di là delle ammonizioni è filata liscia; scintille invece con Fabregas in Benfica-Barça, poi anche un'espulsione a Busquets. Ma al Camp Nou un anno prima, nel 2012, ha fatto discutere non poco l'espulsione a Terry, nella semifinale tra Chelsea e Barcellona. Chelsea che lo ha incrociato nuovamente nella finalissima dell'ultimo Mondiale per Club, persa contro il Corinthians. Anche qui, l'espulsione non è mancata, con Cakir è quasi una tassa: vittima, Gary Cahill.
Ma è andata decisamente peggio al Manchester United, qualche mese fa, nella sfida con il Real Madrid per la vera cartolina di Cakir. Il cartellino rosso a Nani ha fatto andare su tutte le furie persino Sir Alex Ferguson. "Difficile continuare a credere alla buona fede", furono le sue parole. L'Uefa ha sospeso Cakir, adesso con Psv-Milan il turco è pronto al rientro a livello internazionale. Con i cartellini sempre pronti. E un pericolo in più da cui gli uomini di Allegri dovranno guardarsi seriamente.