Milan, si cambia. La formazione e (soprattutto) la testa

Champions League
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Per il ritorno dei playoff di Champions mercoledì contro il Psv Allegri vuole recuperare De Jong, Boateng e soprattutto il vero Balotelli. E vedere gli occhi della tigre in campo, quelli che aveva Luca Toni. Troppo alta la posta in palio per sbagliare

Per la partita che vale la Champions, la faccia, 30 milioni e forse anche il futuro di Allegri, il Milan cambia. Qualcosa nella formazione, e tutto nella testa. L'atteggiamento presuntuoso della squadra a Verona è la cosa che più ha fatto arrabbiare Allegri, severo come non mai con i suoi giocatori, ai quali chiede più cattiveria. Vuole vedere gli occhi della tigre in campo, quelli che aveva Luca Toni, "un esempio per i ragazzotti che abbiamo in squadra" - ha detto dopo la sconfitta.

Ma certo è più facile per un attaccante fare bella figura se i difensori perdono le marcature. L'attenzione e l'organizzazione difensiva sono le cose più urgenti su cui lavorare. Basti pensare che il Milan del post Thiago Silva ha subito quasi il 50% dei gol da calcio piazzato.

C'è tempo solo tre giorni per cambiare faccia rispetto a Verona. Per scegliere l'undici più affidabile (De Jong e Boateng sono recuperati). Per ritrovare il vero Balotelli, che come dice Roberto Mancini dovrebbe fare un gol a partita e non prendere un'ammonizione a partita. E per cambiare l'umore del presidente Berlusconi, per nulla entusiasta del primo Milan della stagione...