Madrid, capitale d'Europa divisa tra la Decima e la... Prima

Champions League
La Puerta del Sol di Madrid addobbata con le maglie delle due squadre cittadine finaliste di Champions (Getty)
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Real e Atletico: trepidano e palpitano i cuori colchoneros e merengues di Madrid per la finale di Champions a Lisbona. I madridisti vogliono a tutti i costi la Coppa della doppia cifra, per gli sfidanti "poveri" già trionfatori in Liga invece è un sogno

Real versus Atletico 55 anni dopo l'ultima semifinale di Coppa Europa disputata assieme: due squadre aspiranti al trofeo Champions League e una città, Madrid, che comunque vada sabato sarà capitale d'Europa per una notte. Trepidano e palpitano i cuori colchoneros e merengues di Madrid, sempre così diversi, mai tanto vicini.

Il miraggio dei colchoneros - Dopo la vittoria della Liga dei rossobianchi di Simeone, unici imbattuti nel torneo di Champions, i tifosi del Real Madrid di Ancelotti temono una doccia gelata sul sogno della decima coppa, per mano della squadra in altri tempi ribattezzata con disprezzo Patetico de Madrid. Per l'Atletico, la coppa è un miraggio accarezzato da sempre e ancora mai toccato.

I ricchi e i poveri - Il club ricco dell'agiato quartiere nord di Chamartin, degli ingaggi e dei titoli record, delle star individualiste alla Cristiano Ronaldo, da un lato; dall'altro i materassai, operai del pallone, abituati a soffrire e sudar la camiseta nello stadio Calderon, al sud di Madrid, gli indiani dell'Atletico, ma sempre tribù, unita nella vittoria come nella sconfitta. Presunzione contro umiltà. Nello storico derby c'è in gioco l'orgoglio di campanile e dell'appartenenza.

I maxischermi nei due stadi - Per le decine di migliaia di tifosi che non sono fra i fortunati 70.000 diretti verso Lisbona con ogni mezzo, per seguire la finale dello stadio Da Luz, il Barnebeu e il Calderon apriranno sabato sera le porte, perché gli inchas possano seguire in diretta la finale sui maxi-schermi. Il Real ha riservato le entrate gratuite solo ai propri soci, l'Atletico le ha messe in vendita per 5 euro fra colchoneros e turisti.

E uno "neutrale" alla Puerta del Sol - E per la grande fiesta del calcio madrileno la Comunità di Madrid ha confermato l'installazione di uno schermo gigante al kilometro zero della capitale, nell'emblematica Puerta del Sol, nonostante le proteste del prefetto Cristina Cienfuentes: "A chi salterebbe per la testa di mettere assieme i tifosi del Boca con quelli del River nella Plaza de Mayo di Buenos Aires o quelli dell'Arsenal con quelli del Chelsea in una piazza di Londra?", aveva dichiarato nei giorni scorsi la delegata del governo centrale.

Cibele o Nettuno? - Ma sui rischi per l'ordine pubblico ha prevalso la volontà di proiettare l'immagine di Madrid come "una comunità autonoma da Champions", come ha spiegato un portavoce. Intanto, nel cuore della capitale si preparano alla celebrazione del titolo anche gli dei tutelari dei due club: Nettuno e Cibeles, nelle rispettive fontane, già transennate e pronte per accogliere il tripudio che accompagnerà la squadra vincitrice. Vincerà Cibeles, dea frigia della Terra e della fertilità, fonte di esultanza per il Real Madrid, o Nettuno, dio romano dei mari, testimone dei trionfi per l'Atletico?