Garcia: "Contro il Leverkusen non c'è scelta, dobbiamo vincere"

Champions League
Rudi Garcia con Wojciech Szczesny in conferenza stampa (Getty)
garcia_szczesny_conferenza_getty

Alla vigilia della sfida decisiva con i tedeschi l’allenatore della Roma non ha dubbi: "La Champions è un mini campionato e ogni partita vale tripla, vale di più. Servono tre punti per avvicinarsi alla qualificazione. Gioca De Rossi"

"Domani non c'è scelta: giocheremo come sempre per vincere e dobbiamo vincere". Così il tecnico della Roma, Rudi Garcia, introduce la sfida di Champions contro il Bayer Leverkusen all'Olimpico. "La Champions è un mini campionato e ogni partita vale tripla, vale di più. Servono tre punti per avvicinarsi alla qualificazione, domani sarà proprio così. Nessuno nel girone è qualificato e nessuno è fuori, ma sappiamo che una vittoria ci serve e vogliamo ottenerla domani", dice Garcia, che in conferenza stampa  assicura che non farà calcoli in vista del derby di domenica. Niente  riposo, quindi, per De Rossi. "Keita non è pronto per giocare - spiega Garcia -. Per me non c'è altra partita al di fuori di quella di domani e De Rossi giocherà".

La Roma è al momento all'ultimo posto del girone con appena 2 punti. Vincendo, i giallorossi scavalcherebbero proprio il Leverkusen, al momento secondo a quota 4 e a -3 dal Barcellona capolista. Sul cammino della Roma in Europa pesa anche il rocambolesco pareggio per 4-4 dell'andata contro i tedeschi. "Quella partita ci ha confermato le cose che abbiamo studiato di questa squadra, che ha delle doti in attacco e delle debolezze in difesa - dice Garcia -. Il risultato alla fine potevamo anche aspettarcelo, visto il momento delle due squadre. Anche noi eravamo in un momento in cui segnavamo tanto e in difesa potevamo fare meglio. Domani non c'è scelta: giocheremo come sempre per vincere e dobbiamo vincere".

L'allenatore giallorosso torna poi, seppur malvolentieri, sulla protesta dei tifosi contro la divisione delle curve: "Ci siamo già espressi tutti, anche se è soprattutto compito dei dirigenti. Io ho già detto la mia e penso che le grandi serate di calcio vadano giocate in un ambiente con lo stadio pieno. Sul resto mi sono già espresso e  soprattutto lo ha fatto la società, non è il momento di parlare di  questa cosa".