Mentre i Gunners subiscono la loro peggior sconfitta casalinga della storia nelle competizioni europee, l'attaccante cileno viene pizzicato a sorridere sornione in panchina, vicino al compagno di squadra Cech. E la polemica divampa
Uno sguardo al cronometro: 85 minuti e 29 secondi. L’attenzione poi cade sul tabellone - tennistico!? - con l’Arsenal seppellito dalla valanga Bayern Monaco, all’Emirates, davanti al proprio pubblico: 1-5. Per un totale di 2 a 10 considerando anche l’andata di Monaco di Baviera. Bene. In questo contesto di Champions, Alexis Sanchez - che era stato sostituito al 73’ da Wenger per Lucas Perez - se la ride sereno in panchina, in compagnia di Cech, quasi divertito da un’umiliazione europea senza precedenti perché il 2-10 globale è un passivo che mai, un club inglese, aveva assaporato in tutta la storia delle competizioni europee. Ah, parentesi: l’Arsenal ha superato il record negativo del Real (2005-2010) e diventa la prima squadra a cadere eliminata agli ottavi di Champions per sette anni consecutivi.
La manina davanti alla bocca non evita la figuraccia, le prove televisive ci sono eccome e non mentono: “Risata scioccante” scrive il Mirror. Che poi spiega come ‘Conte sia pronto a fare un’offerta importante al cileno” puntando il dito sull’interesse del Chelsea per lui. "Alexis che ride dopo un risultato del genere è lo specchio di questo Arsenal” cinguetta qualcune tifoso su Twitter. Anche se a dirla tutta l’hashtag che va di moda a Londra - sponda Gunners - è #WengerOut. “E’ tempo di cambiare”. Lo gridano a gran voce i tifosi fuori dall'Emirates, lo dicono i risultati, fin qui davvero troppo negativi per un club che punta in alto.
Screzi, dispetti, piccole vendette che passano anche da alcune risate. In settimana Wenger aveva smentito liti con l’attaccante ex Udinese: "E' tutto falso. Alexis è un giocatore che si impegna ma ha una personalità particolare ma in ogni squadra ci sono questi giocatori”. Ma la risata sull’uno a cinque vale più di mille messaggi distensivi postati su Instagram. L’ultimo? Questo: ”I veri guerrieri combattono non perché odiano quelli che hanno di fronte, ma perché amano quelli che sono alle loro spalle. Forza Gunners!”. Tra l’allenatore e Sanchez il rapporto sembra ormai ai minimi storici e il giocatore - in scadenza 2018 - non ha alcuna intenzione di rinnovare il suo contratto, perché stanco di non vincere. Perché non davvero protagonista come vorrebbe, dove vorrebbe. Il mercato gli mette inevitabilmente gli occhi addosso, Italia (Juventus in primis) compresa. Nel frattempo Wenger non ride affatto….