Il difensore bianconero parla così della finale di Champions League: "Real ideale per le nostre caratteristiche. Ora Scudetto e Coppa Italia, poi andremo a Cardiff per portare a casa la Coppa. Con il Barcellona la gara della svolta"
Rush finale, il momento decisivo di una stagione che potrebbe diventare straordinaria per la Juventus, tra la sfida dell’Olimpico contro la Roma, la finale di TIM Cup con la Lazio in programma mercoledì prossimo e l’atto conclusivo della Champions League a Cardiff. "Le settimane che ci attendono possono consolidarci davvero a livello mondiale, per questo dobbiamo migliorarci sempre, farci trovare pronti e accelerare. La nostra mente deve essere sgombra da ogni tipo di problema, mantenere l’entusiasmo e la voglia di andare fino in fondo, per portare a casa tutto. Gestire? No, c’è solo da spingere. Adesso vogliamo chiudere lo Scudetto, concentrarci sulla Coppa Italia e poi andare a Cardiff per portare a casa la Coppa", parla così il difensore bianconero Leonardo Bonucci nel corso di un’intervista rilasciata a J|Tv, canale tematico ufficiale della Juventus.
"Real? Ideale per le nostre caratteristiche"
"L’importante è portare trofei a casa, non importa chi fa gol. Prima vinciamo lo Scudetto e la Coppa Italia: sarebbe un pezzo di leggenda, e poi aspettiamo Cardiff. Fra Atletico e Real sono contento che affronteremo i secondi: per caratteristiche l’Atletico sarebbe stato più chiuso in difesa; detto questo ovviamente sappiamo che il Real è composto da campionissimi e che dovremo avere la testa giusta, per affrontare una finale che si deve vincere. Come devono vivere a livello mentale i bianconeri queste settimane che ci separano dall’ultimo atto della stagione? In modo professionale e positivo: così andremo a fare una grande partita", prosegue Leonardo Bonucci.
"Il 3-0 al Barcellona la svolta della nostra stagione"
Il difensore identifica nella sfida di Torino contro il Barcellona la svolta della stagione bianconera. "La partita con il Barcellona all’andata ci ha dato lo slancio in consapevolezza e autostima. E poi l’ultima, con il Monaco, che non era per niente semplice: avevamo tutto da perdere, e invece siamo stati bravi". Tra i segreti della Juventus c’è sicuramente una difesa di ferro: "Mi sento felice e orgoglioso di far parte di un pacchetto arretrato di livello così alto, e annovero nel gruppo anche Gigi Buffon. Con il passare degli anni l’intesa è cresciuta, il campo ha dato le risposte, la nostra sinergia è migliorata e in campo, Giorgio, Andrea e io ci troviamo a memoria, sappiamo leggere le mosse uno dell’altro per aiutarlo nel migliore dei modi. Siamo forti e abbiamo esperienza in tutti i reparti. Il mister ci fa giocare in un modo che dà responsabilità a tutti, dall’attacco al centrocampo. Ognuno di noi lavora non solo per il suo reparto ma per la squadra, dagli attaccanti che coprono ai centrocampisti che permettono a noi difensori di rischiare sempre di meno", ha concluso Bonucci.