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Provaci ancora Buffon: 2018 per Champions-Mondiale

Champions League

Claudio Barbieri

Quella di Cardiff è stata la terza finale di Champions persa da Buffon (Getty)

La terza finale persa con la Juve lascia a Gigi ancora un vuoto in bacheca. Per provare a colmare il buco-Champions c’è tempo la prossima stagione, che con ogni probabilità lo vedrà dire addio dopo la Coppa del Mondo in Russia

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Chissà cosa sarà passato per la testa a Gigi Buffon, quando il tacco di Khedira ha spedito il tiro dalla lunga di Casemiro alle sue spalle, incanalando la finale di Cardiff a favore del Real Madrid. Non è un sentimento nuovo per il portierone azzurro, che aveva già vissuto momenti simili nel 2003 con il rigore di Shevchenko a Manchester e due anni fa, con il colpo del ko di Neymar a Berlino. Buffon, uomo da 8 scudetti, 6 Supercoppe, 4 Coppe Italia, una Coppa Uefa e un Mondiale, ha infilato in Galles il terzo ko in Champions. C’è un buco nella bacheca in quello che da molti viene reputato il più grande numero 1 di sempre e per colmarlo resta solo un’ultima occasione, la prossima Champions. Data e luogo sono già fissati in agenda: Kiev, 26 maggio 2018.

Quella Coppa maledetta

Buffon, classe 1978, compirà 40 anni il prossimo 28 gennaio. Quella che comincerà a luglio sarà la sua 17esima e, con ogni probabilità, ultima stagione con la maglia della Juventus. Come annunciato lo scorso dicembre, Gigi chiuderà con il calcio dopo i Mondiali di Russia. Uno spiraglio per proseguire resta aperto, ma l’idea originaria è quella di dire basta dopo la sesta Coppa del Mondo della carriera. I numeri sono da leggenda: 842 presenze fra Parma e Juventus, 168 con la maglia della Nazionale, record di imbattibilità in Serie A (974’), 17 trofei in bianconero. Buffon ha esordito nel 1995 a fianco di Giovanni Galli, classe 1958 e ha giocato con colleghi di sei decadi differenti, contando il Millenial Kean. Quello che manca al numero 1 azzurro è però quella Coppa che ha visto sfuggire in tre occasioni e che ormai sembra maledetta. 

Obiettivo Kiev 2018

Buffon ci riproverà, spinto anche dalle parole degli altri due condottieri di questa Juve dopo la batosta di Cardiff. Sia l’allenatore Massimiliano Allegri che il Presidente Andrea Agnelli hanno subito guardato avanti, ponendo come obiettivo la rivincita in Champions nel 2018. La Juve, nonostante un palmares poco invidiabile di sette finali perse su nove, non molla. Anzi, raddoppia. Dal mercato arriveranno investimenti importanti, grazie anche al tesoretto di oltre 100 milioni di euro incassati proprio dalla Champions. Quello che la Coppa toglie, può ridare in termini di giocatori, vedi gli acquisti di Higuain e Pjanic nell’estate 2016. Di vice-Buffon si parla ormai da qualche mese, ma in termini di secondo portiere. Chiunque arriverà a Torino, dovrà fare i conti con Super Gigi ancora per almeno un anno. 

Nel segno di Zoff

Buffon dovrà accontentarsi di una piazza d’onore anche al prossimo Pallone d’Oro, che finirà come al solito fra le mani di CR7. Al portiere poco importano i premi personali: il suo obiettivo è vincere con la squadra. Ripartirà come un ragazzino di vent’anni e al prossimo ritiro avrà già in mente un piano ben preciso: portare a casa la Supercoppa italiana, tentare la leggenda con il settimo scudetto e la quarta Coppa Italia consecutiva, ma soprattutto tornare a giocarsi a Kiev quel trofeo che ancora gli manca in bacheca, per poi cercare di riscrivere la storia pochi chilometri più ad Est, in Russia. Già il suo rivale nella corsa al più grande portiere italiano di sempre, Dino Zoff, sollevò una Coppa del Mondo a 40 anni e lo fece al Bernabeu, casa del Real Madrid. Chissà che il destino non voglia restituire un po’ di fortuna a Buffon, che starà ancora pensando a quel tacco di Khedira sul tiro di Casemiro…