I giallorossi tornano alla vittoria in trasferta in Champions League 7 anni dopo. La Roma parte benissimo e segna due gol nei primi 15 minuti con Manolas e Dzeko, poi però un errore di Gonalons riapre la partita. Il Qarabag va vicino al pareggio nel finale, ma alla fine arrivano 3 punti fondamentali per la squadra della capitale, che sale al secondo posto a quota 4 nel girone C
QARABAG-ROMA 1-2
7' Manolas (R), 15' Dzeko (R), 28' Pedro Henrique (Q)
Il tabellino
Qarabag (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Huseynov, Sadygov, Agolli; Richard, Qarayev; Pedro Henrique (76' Elyounoussi), Michel, Madatov; Ndlovu. Allenatore: Qurbanov.
Roma (4-3-3): Alisson; Peres, Manolas, Jesus, Kolarov; Pellegrini (81' Strootman), Gonalons (67' De Rossi), Nainggolan; Defrel (57' Florenzi), Dzeko, El Shaarawy. Allenatore: Di Francesco.
Ammoniti: Qarayev, Pedro Henrique (Q), Gonalons (R)
La Roma torna a vincere in trasferta in Champions League e dimostra di saper anche soffire. L’ultimo trionfo era quello di Basilea nel 2010, quando finì 3-2 per i giallorossi e a decidere la sfida furono le reti di Francesco Totti, Jeremy Menez e Leandro Greco. Oggi Totti festeggia il suo 41° compleanno - il primo da ex calciatore -, Menez è in Turchia all’Antalyaspor allenato dal brasiliano Leonardo, mentre Greco è in Serie B al Bari e non è ancora sceso in campo in questa stagione. Sono serviti 7 anni ai giallorossi, ma alla fine è arrivata la vittoria lontano dall’Olimpico nella massima competizione europea: le reti di Manolas e Dzeko nei primi 15 minuti sono bastate alla Roma, che si è imposta per 2-1 nonostante il gol del brasiliano Bruno Henrique. Ma Di Francesco non può affrontare il lunghissimo viaggio di ritorno con la testa sgombra. La sua Roma ha infatti evidenziato diverse problematiche sia nella difesa come complesso che in alcuni elementi singoli: il gol del Qarabag è arrivato su un’enorme distrazione di Gonalons, che si è fatto rubare palla ingenuamente da Ndlovu, mentre la catena di destra composta da Bruno Peres e Defrel ha deluso, come già accaduto spesso in questo inizio di stagione. Il francese, voluto fortemente da Di Francesco quest’estate, non è ancora a suo agio nella posizione di ala destra ed è stato più volte impreciso e di sicuro non al livello dei suoi compagni di reparto El Shaarawy e Dzeko.
Le buone notizie arrivano ancora una volta dal bosniaco, che spezza la sua piccola maledizione (solamente 2 reti nelle precedenti 17 gare in Champions) e trascina la squadra sotto la pioggia di Baku con le giocate più importanti della serata. La Roma colleziona però due record negativi: è la 23esima trasferta consecutiva in Champions League in cui i giallorossi subiscono gol e inoltre quello di Pedro Henrique è il primo di sempre di una squadra dell’Azerbaigian in Champions League. L’ultimo clean sheet lontano dall’Olimpico risale a Lione-Roma 0-2 del 2007, partita del celebre gol con doppio passo di Amantino Mancini. Nel finale la Roma ha dimostrato di saper soffrire, perché a Baku il Qarabag non si è arreso al ruolo di vittima sacrificale e dopo una lunga lotta nel secondo tempo ha sfiorato due volte la rete del pareggio. I giallorossi salgono al secondo posto del gruppo C di Champions League con 4 punti dietro al Chelsea, che con la vittoria sull'Atletico Madrid al Wanda Metropolitano continua la sua marcia a punteggio pieno. Francesco Totti può festeggiare il suo 41° compleanno con un regalo della sua Roma, che trova la prima vittoria in Champions League dopo il suo ritiro.
Assolo romanista in avvio
I giallorossi approcciano meglio la sfida, mettendo subito pressione ai padroni di casa nonostante il tutto esaurito e l’atmosfera calda dello stadio Tofig Bakhramov. Al secondo corner la Roma passa subito in vantaggio al 7’: dopo la respinta della difesa azera Pellegrini prova un tirocross e Manolas è bravissimo a battere il portiere avversario di testa in tuffo con il suo terzo gol in Champions League (l’ultimo risaliva a quattro anni quando segnò al Psg con la maglia dell’Olympiacos). Passano pochi minuti e la Roma trova il raddoppio con Edin Dzeko: il bosniaco viene servito in area da El Shaarawy, stoppa perfettamente e tira di destro, trovando la traversa e poi la rete. Quello di Dzeko è il 100° gol della Roma nella fase finale della Champions League, il primo del numero 9 della Roma nella massima competizione europea da due anni a questa parte.
El Shaarawy prova a chiuderla, poi l’errore di Gonalons
Nella fase centrale del primo tempo ci prova prima Kolarov con una punizione dalla distanza, ma il portiere Sehic risponde presente, poi El Shaarawy con il tacco, ma trova un’altra risposta dell’estremo difensore bosniaco. Quando la Roma sembra completamente in controllo del match arriva la distrazione che cambia la partita: Gonalons si addormenta e si fa rubare palla da Dino Ndlovu, che manda in porta Bruno Henrique; il brasiliano si presenta da solo davanti ad Allison e batte il connazionale di destro, firmando la rete che riapre la partita. È un gol che passa alla storia perché è il primo in assoluto di una squadra azera in Champions League. Si va all’intervallo sul 2-1 per la Roma, che avrebbe potuto raccogliere di più nel primo tempo.
Secondo tempo equilibrato
Nella ripresa la partita si trasforma in una costante lotta in mezzo al campo e in questo modo la prepotenza fisica degli azeri riesce a nascondere la supremazia tecnica dei giallorossi. Nonostante questo il Qarabag è costretto a scoprirsi un po’ e ne approfitta Pellegrini, che in avvio di ripresa va vicino alla rete con un bellissimo diagonale di destro, ma ancora una volta la risposta di Sehic è ottima. Ma con il passare dei minuti il Qarabag inizia a crederci e guadagna terreno, così Di Francesco è costretto a correre ai ripari: l’ex allenatore del Sassuolo toglie un deludente Defrel al 57’ e inserisce Florenzi per coprirsi a destra. Qualche minuto più tardi si rende pericoloso Bruno Peres, che dopo un buon inserimento sulla fascia spara però sul portiere sprecando una buona occasione. Gonalons perde un altro sanguinoso pallone in mezzo al campo e fa perdere la pazienza al proprio allenatore, che lo sostituisce con De Rossi.
La Roma rischia nel finale
Se non chiudi le partite rischi di pagare le occasioni perse. L’unica sconfitta stagionale della Roma (quella casalinga con l'Inter) è arrivata proprio in questo modo e i giallorossi rischiano di cadere nello stesso errore anche nel finale della partita di Baku. Dopo essere stata sopra di due reti e aver avuto altre occasioni per dilagare, la squadra della capitale rischia più volte di subire il pareggio nel secondo tempo, nel quale il Qarabag tira più volte della Roma in porta e all’89’ rimane con l’urlo strozzato in gola: Agolli crossa dalla sinistra, Ndlovu colpisce di testa e batte Alisson in controtempo, ma la palla sfiora il palo e finisce fuori. Il triplice fischio dell’arbitro salva i giallorossi, bravi a rimanere uniti nel momento di maggiore difficoltà. 2520 giorni dopo la Roma vince di nuovo in trasferta in Champions League e continua a sperare nel difficile girone C di Champions League.